COTTICELLI E OLIVERIO FIRMANO L’ARMISTIZIO SULLA SANITA’…
Commissario e sub-commissario per il rientro del debito sanitario si sono recati in quel di San Giovanni in Fiore per incontrare il presidente Mario Oliverio, obbligato a dimorarvi per il coinvolgimento in una scabrosa vicenda giudiziaria che richiederà del tempo per dipanarsi. Una visita di cortesia,senza dubbio, ma anche l’azzeramento del lungo conflitto che ha visto Oliverio e gli uffici regionali duramente contrapposti e ostili al commissario Massimo Scura.
Il nuovo commissario Saverio Cotticelli proviene dall’arma dei carabinieri dove ha percorso una carriera di tutto rispetto fino al grado di generale mentre il sub-commissario Thomas Schael dal nome straniero in effetti è tutt’altro che nuovo per la sanità calabrese.All’incontro hanno affiancato Oliverio il suo plenipotenziario alla sanità Franco Pacenza , il capo gabinetto Pignanelli e il dirigente regionale Belcastro.
Il comunicato finale non si discosta dai protocolli che accompagnano la presa di contatto fra uomini delle istituzioni ma è credibile che Oliverio non voglia perseverare nel conflitto con i commissari in quanto tali.
Oliverio ha,per parte sua,confermato le sue riserve sul regime commissariale instaurato in Calabria dal 2010 supportandole con gli indicatori che fotografano la situazione esistente, a cominciare dall’emigrazione sanitaria fuori regione che ormai ha un costo superiore ai 300 milioni.
Il commissario Conticelli si è dichiarato consapevole delle difficoltà in cui naviga la sanità calabrese ma il suo impegno e la sua richiesta di leale collaborazione a Oliverio puntano a restituire ai calabresi il diritto alla salute nel più rigoroso rispetto dei principi di legalità e trasparenza.
Bisognerà mettere mano ai pronto-soccorso che operano in condizioni disastrose, bisognerà integrare il personale dove manca, fare le nomine là dove la politica le ha bloccate, fronteggiare le lobby che pascolano nella spesa sanitaria, fare pulizia delle doppie fatturazioni, stanare i medici imboscati negli uffici amministrativi a passare carte grazie ai meriti elettorali guadagnati in corsia.
A conti fatti,insomma, un “carabiniere” del calibro, della statura e dell’esperienza di Cotticelli è quello che ci voleva e non perché la politica non si deve occupare di sanità ma perché la sanità non può essere ostaggio della malapolitica.
A Mario Oliverio conviene anche politicamente collaborare a dimostrazione che non c’era nulla di personale nei confronti del commissario Scura e la polemica riguardava la peggiorata qualità dei servizi ,le emergenze permanenti, i livelli essenziali di assistenza “saltati” e la “fuga” dei calabresi negli ospedali del centro-nord. Insomma a dimostrazione che aveva a cuore la salute dei calabresi e non la spesa sanitaria e le nomine dei manager nelle ASP e negli ospedali.
Quanto a Massimo Scura non lascia la scena a testa china.Ha combattuto, ha avuto molti nemici, non ha vinto ma lascia al nuovo commissario materiale e documentazione sufficiente per bonificare la spesa sanitaria e restituire dignità alla professione medica consentendo ai medici di occuparsi della salute dei cittadini senza i condizionamenti e i ricatti della politica.