SE MORRA E 17 PARLAMENTARI PENTASTELLATI BOCCIANO L’ACCORDO M5S-PD…
La notizia che circolava era che PD e 5Stelle ai livelli più alti stavano trattando per convergere su un candidato per la presidenza della giunta regionale alla prossima consultazione di cui ancora non è stata fissata la data.E’ Oliverio che traccheggia, per prendere tempo, nella speranza che accada qualcosa che faccia ingoiare a Graziano e a Oddati la sua ricandidatura.
E’ una sua prerogativa fissare la data e comunicarla al presidente del consiglio regionale e alla Corte di Appello ma lui la strumentalizza per spostare in avanti la scelta del candidato.A dargli ragione è la notizia che il M5Stelle in Calabria non ne vorrebbe sapere di fare accordi col PD. Il senatore Morra. presidente dell’Antimafia, firma insieme ad altri 17 parlamentari calabresi targati 5 Stelle un documento politico col quale ci si dichiara contrari ad ogni accordo col PD. Nessuno se l’aspettava,nemmeno Oliverio e verosimilmente nemmeno Luigi Di Maio,il “capo”.
Eppure il nome sul quale si sta trattando è quello di Pippo Callipo ,imprenditore di successo ma soprattutto personalità combattente per la legalità e la trasparenza, inventore della definizione “la mafia della penna”, riferendosi alle prevaricazioni, agli intralci, alle complicità sporche della burocrazia ai vari livelli.
Pippo Callipo, che alle intimidazioni della mafia ha risposto col movimento di opinione “io resto in Calabria”, già presidente regionale di Assindustria, non ha niente a che fare con la partitocrazia e le sue oligarchie.Si considera interprete della società civile e presentandosi in solitaria alle regionali di qualche anno fa ha realizzato il 10 per cento di consensi. E’ sua anche la distinzione, significativa nel mondo delle imprese, fra “imprenditori” e “prenditori”.
Se è su Callipo che si sta trattando, non si comprende,quindi, se Morra e gli altri sono contrari alla sua candidatura oppure sono contrari all’accordo col PD ma condividono la candidatura di Callipo come espressione di una coalizione di liste civiche capeggiata dal M5Stelle. Più probabile che l’iniziativa di Morra risponda ad esigenze di guerriglia interna al M5Stelle che, a quanto pare,non gode di ottima tenuta.
Se dovesse finire così, Oliverio potrebbe sperare in un ripensamento dei vertici del PD non fosse altro per mancanza di alternative.Qualcuno,però, in tale ipotesi ha messo sul tavolo la candidatura di Masimo Scura, ex-commissario alla sanità , che in suo recente scritto, ripreso da Cosenza Oggi, fa letteralmente a pezzi politicamente Oliverio e i suoi cinque anni alla guida del governo regionale.Una vera cattiveria questa candidatura, se risponde al vero, che la dice lunga sull’aria che tira nel PD calabrese.
Da Roma comunque fanno sapere, fonti PD e 5Stelle, che le trattative sono ferme per via delle questioni di governo che hanno la priorità sulle candidature regionali e che saranno Zingaretti e Di Maio a decidere sull’accordo politico e sul candidato.Resta da capire perché l’iniziativa di Morra che, se da una parte spiega e conferma l’ostilità al PD, dall’altra non spiega che ruolo vuole avere il M5Stelle nel contrastare il centrodestra e la candidatura di Mario Occhiuto, altro suo grande amico-si fa per dire- la cui candidatura, a quanto pare, procede a gonfie vele nonostante l ‘avversione della Lega. Al riguardo c’è una scuola di pensiero secondo la quale l’ostilità della Lega farà guadagnare a Occhiuto consensi provenienti dall’area del centrosinistra. E’ già accaduto a Cosenza e nessuno lo aveva previsto.