L’ASSEMBRAMENTO CHE OFFENDE IL SENTIMENTO DI UN PAESE…..
Quando la foto ha cominciato a circolare dal sito di “ Repubblica.it” sui social e sui telefonini si pensava a un fotomontaggio, una delle tante fake news che ormai sono lo sport preferito del cialtronismo informatico.Ma l’incredulità ha avuto durata breve perché è venuto l’avallo e la conferma da fonti autorevoli e rispettabili.
Dunque la foto ritraeva la lunga fila di sciatori che, nel primo week end della stagione sciistica, nella rinomata Cervinia, era in attesa di raggiungere gli impianti di risalita che portano alle piste innevate. A corredo altre foto del pigia pigia, uno addosso all’altro, nelle cabine evidentemente insufficienti a fronteggiare l’assalto dei gaudenti amanti dello sci.
Ora la si può pensare come si vuole ma una cosa è avere un’opinione diversa, fino a sostenere l’inesistenza del virus o la sua limitata pericolosità, ben altra cosa è , in forza di questa opinione, diventare veicolo di contagio e di propagazione della pandemia.La giuliva comitiva è stata quantificata in circa 2 mila persone variamente assortite per età e look sportivo ma tutte omologabili in quel segmento di società civile che, nell’estate appena trascorsa, ha animato con la sua spavalderia le movide e le discoteche considerati i luoghi simbolo della vipperia in carriera.
Debbono essere gli stessi, tipologicamente, che sbarcando in Sardegna per infestarla di coronavirus davano, entrando nei locali alla moda, numeri di telefono fasulli per sfuggire ad una eventuale tracciabilità.Una umanità soggetta alle pulsioni consumistiche ed ai simboli che certificano agiatezza economica e scalata sociale anche quando lo status reale , economicamente e socialmente, è modesto e irrilevante.
Mario Monicelli, Dino Risi,Vittorio Gassman e Alberto Sordi ci hanno dato, con la commedia italiana, una assortita gamma di questi personaggi in cerca di notorietà e di riconoscimento sociale, quasi sempre parvenus arricchitisi facilmente o maneggioni nelle professioni e negli affari , comunque emersi da quella zona grigia ,pubblica e privata,in cui evasione fiscale, intrallazzi , connivenze, complicità e una certa disinvoltura nel rapporto col denaro costituisce il denominatore comune. I cinepanettoni natalizi dei Vanzina sono stati impietosi al riguardo.
Questa umanità afflitta da una ricerca continua di affermazione sociale non desta simpatia in condizioni normali perché si rivela rumorosa e un po’ sguaiata nell’agiatezza che ostenta, figurarsi quali considerazioni smuove nel momento in cui in virtù della sua agiatezza, reale o fittizia che sia, si esibisce nella rappresentazione di una diversità che offende il sentimento diffuso e prevalente di un Paese alle prese con una pandemia che fa oltre 20 mila contagi al giorno, satura gli ospedali, impegna allo stremo medici e infermieri insufficienti a fronteggiare la situazione , mette in ginocchio l’economia e le famiglie che perdono il lavoro e non si ha alcuna certezza sulla uscita dall’incubo e la fine della paura.
Come non considerare quella fila agli impianti con le lunghe file di cittadini costretti ad attese di 10 ore per poter effettuare il tampone di tracciamento del virus ?
Le piste da sci, dunque, come le discoteche dell’estate, con la stessa fauna di gaudenti impuniti e spavaldi , indifferenti alla paura della gente semplice e disorientata, ostili per ignoranza alle raccomandazioni della scienza e per infantilismo politico alle direttive del governo. Talmente stupidi da non rendersi conto di essere veicoli di possibile contagio e di esiti mortali nello stesso ambito familiare.Nessuna indulgenza,dunque, per la loro sfrontata irresponsabilità mentre resta il quesito perché la vergogna di quell’assembramento non è stata contrastata da chi doveva, a tutela della salute della collettività.Non sapremo mai quanto il virus abbia lavorato e cosa abbia seminato impunemente in quelle cabine stipate di soggetti che non meritano rispetto.Per loro scelta.