Avevamo già registrato un affollamento di candidati per la carica di primo cittadino a Palazzo dei Bruzi e consideravamo che troppi candidati, una volta esclusi , individuato il più favorito, non avrebbero fatto in tempo a smaltire il risentimento dell’esclusione e verosimilmente non si sarebbero offerti come donatori di sangue per il favorito. Inopinatamente è piovuto dall’alto un sondaggio mai annunciato, promosso dal PD e portato in Calabria da quel facilitatore di alleanze perdenti, Francesco Boccia, assurto a responsabile nazionale PD per gli enti locali. Ma c’è di più. Il facilitatore di alleanze perdenti ha portato da Roma anche un “codice etico” da applicare nella scelta dei candidati-si presume-sia alla regione che al comune di Cosenza. Il tutto affidato allo stratega per caso, in attesa di un seggio parlamentare, Stefano Graziano, cui il Pd nazionale ha affidato inconsapevolmente il compito di estinguere il PD in Calabria con tutta la sua storia e le residue possibilità di rinascita. Come nel più rappresentativo gioco della scaltrezza partenopea -quello delle tre carte- nel frattempo a Roma si trattava col PSI la candidatura di Franz Caruso a quanto pare già frutto di un accordo fra feudatari del PD, ancora in auge, e la dirigenza calabrese del PSI. Codice etico a parte, che non riguarda certamente Franz Caruso, sembrerebbe che la sua candidatura abbia come sponsor determinanti la parlamentare Bruno Bossio e Nicola Adamo, ritenuto il plenipotenziario occulto in grado di influenzare selezioni di candidature e alleanze.
In un contesto del genere è legittimo e doveroso chiedersi quale ruolo si può svolgere per dare alla città una guida politica lontana dalle vecchie alchimie e compromessi consociativi. Si ignorano spregiudicatamente i patti scellerati che hanno portato il centrodestra alla guida della Città. Si cancellano le vergogne con i nomi che portano. Si voleva dal PD un cambiamento di facce e di prospettiva politica e la chiusura della stagione perdente e imbarazzante della vecchia e logorata nomenclatura. Alla fine, dopo un tortuoso giro di “tavoli” e di incontri più o meno ravvicinati, con alti dirigenti inviati da Roma, si è chiuso nel più scontato e deludente rituale di politica furba, con sondaggio di cui nulla si è saputo prima e nulla è stato specificato dopo. Vogliamo escludere che sia stato Franz Caruso a commissionarlo. Preso atto dello scenario offerto dal PD, con molta umiltà e consapevolezza, ritenendoci non interessati alla giostra di bandierine e leadership inesistenti che giudichiamo prodromiche ad una facile sconfitta facciamo gli auguri di rito al candidato di Boccia e di Graziano. Attendiamo di conoscere le liste di sostegno per scegliere i nomi sui quali far convergere il nostro consenso. Senza ovviamente chiedere nulla in cambio.
Cosenza 01.08.2021 COSENZA DOMANI
PARTITO SOCIALISTA EUROPEO (PSE)
CLUB TELESIO
BUONGIORNO COSENZA