CI SAREBBE UN PATTO DI FERRO O DI SANGUE FRA LA MELONI E SALVINI PER RENDERE INOFFENSIVO BERLUSCONI DOPO L’ UMILIAZIONE SUBITA IL GIORNO DELLA ELEZIONE DI LARUSSA ALLA PRESIDENZA DEL SENATO. SIA LA MELONI CHE SALVINI DISPORREBBERO DI ELEMENTI SUFFICIENTI PER CONVINCERSI CHE FORZA ITALIA È DESTINATA AD UNA SCISSIONE CHE EMARGINEREBBE LA RONZULLI PER COLPIRE BERLUSCONI. MA IL CAVALIERE, ANCORA POLITICAMENTE LUCIDO, HA FORZA CONTRATTUALE E STRUMENTI DI LOTTA POLITICA CHE POTREBBERO INFLIGGERE DURI COLPI ALLE CARRIERE.
articolo di Marco Antonellis per www.ilgiornaleditalia.it
Pace fatta tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni dopo l’elezione di Fontana alla presidenza della Camera (a proposito, c’è curiosità in transatlantico: arriveranno o no gli auguri di buon lavoro da Mosca?)? Mica tanto se è vero come mormorano i più stretti collaboratori di Giorgia Meloni (anche se a tutti è stata imposta una durissima strategia del silenzio ed è partita la “caccia” alla fonte per scoprire chi rivela pepatissime indiscrezioni) che “per noi non ci sono problemi tanto non appena parte il governo Forza Italia si spaccherà e Berlusconi-Ronzulli rimarranno con un pugno di mosche in mano”. Capito l’antifona?Insomma, questa è l’aria che si respira nel centrodestra alla vigilia delle consultazioni con il Quirinale. Non proprio un idillio. “Matteo Salvini ha già fatto l’accordo con Giorgia per lui non ci saranno problemi, incasserà quanto gli è stato promesso in termini di dicasteri (e grazie a ciò salverà la poltrona di segretario di via Bellerio) mentre per Silvio Berlusconi la musica cambia: o si adegua al volere di Giorgia oppure non riuscirà a tenere unito il partito e per lui sarà Game Over. Giorgia Meloni rimarrà l’incontrastata regina del centrodestra con Matteo Salvini a fargli da paggetto. E tanti saluti a Silvio Berlusconi.