RASSEGNA STAMPA

      Nessun commento su RASSEGNA STAMPA

SI STA SCANDAGLIANDO OGNI PIEGA DELLA SPESA PUBBLICA PER RACIMOLARE I MILIARDI CHE MANCANO ALLA MANOVRA. PER DUE ANNI RIVALUTAZIONE RIDOTTA DELLE PENSIONI DI 2.100 EURO LORDI. PER NON ANDARE A DEBITO LA MELONI E I SUOI MINISTRI STANNO RITOCCANDO OVE POSSIBILE OGNI VOCE DI SPESA PER FARE CASSA.MANOVRA ” DRAGHIANA” CHE DEVE SUPERARE L’ESAME DI BRUXELLES. A COMINCIARE DAL TETTO DI 5 MILA EURO PER IL CONTANTE.

Estratto dell’articolo di Luca Cifoni per “il Messaggero”

Da dove vengono le risorse finanziarie della Legge di bilancio, ovvero come vengono pagati gli interventi che incrementano la spesa pubblica o riducono la pressione fiscale? Il testo quasi pronto per l’invio in Parlamento, completo di relazione tecnica per la maggior parte delle misure, permette di valutare le principali grandezze della manovra. Ma in alcuni casi anche voci di minore entità possono essere rilevanti, se toccano temi politicamente sensibili, come ad esempio la gestione delle carceri o le intercettazioni giudiziarie. Dal lato delle entrate, le voci più significative sono gli aggravi posti a carico delle società, che però in alcuni casi sono essenzialmente anticipi di imposta: lo Stato perderà nei prossimi anni quel che incassa subito. […]  Il nuovo contributo a carico delle imprese energetiche, con un’aliquota del 50 per cento sui maggiori utili rispetto al quadriennio precedente, ha un gettito atteso di quasi 2,6 miliardi: non pochi, ma molto meno di quelli che il governo Draghi si aspettava dalla precedente versione del tributo. Il mondo delle assicurazioni è chiamato a contribuire per oltre 300 milioni l’anno […]. Dalla stretta sulle accise dei tabacchi arriveranno introiti pari a 131 milioni nel 2023, destinati poi a crescere negli anni successivi. Guardando invece ai tagli di spesa, la voce più sostanziosa è senza dubbio il ridimensionamento della rivalutazione delle pensioni: per il prossimo anno e il successivo non sarà piena al di sopra dei 2.100 euro di trattamento lordo mensile (ovvero quasi la metà del monte pensioni complessivo). L’intervento, come detto, inciderà sia sull’adeguamento da riconoscere nel 2023 sia su quello del 2024, per il quale si assume un incremento medio dei prezzi del 5,4 per cento. Il risparmio netto per il bilancio dello Stato è di 2,1 miliardi il primo anno e si aggira poi su 4 miliardi in ciascuno dei successivi. […]  Ma ci sono anche dei micro-tagli che attirano l’attenzione. Tradizionalmente sono chiamati a ridurre le proprie spese i ministeri, ma nel testo della manovra c’è anche un riferimento specifico alla presidenza del Consiglio: Palazzo Chigi dovrà dare un proprio contributo per almeno 24 milioni l’anno. In particolare sarà smantellata la struttura di Investitalia, costituita dal governo Conte 1. Razionalizzazioni in vista anche per l’Agenzia delle Entrate, con l’obiettivo di assicurare 25,2 milioni nel 2023 e 30 l’anno a partire da 2024. […]  Le spese di giustizia per le intercettazioni telefoniche e informatiche sono ridotte di 1,6 milioni dal prossimo anno. Un obiettivo che sarà ottenuto, si legge nel testo, alla luce del completamento del processo di ristrutturazione e razionalizzazione delle spese stesse. Sempre in ambito di giustizia spicca un’altra voce: quella relativa al Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria: riorganizzazione ed efficientamento delle carceri su tutto il territorio nazionale (con un intervento che andrà a toccare anche il personale) garantiranno quasi 10 milioni nel 2023, oltre 15 l’anno successivo e circa 11 dal 2025 in poi. Una scelta che naturalmente non è piaciuta ai sindacati della polizia penitenziaria.