ANCORA POLEMICHE E SBERLEFFI PER L’IMPRUDENZA DI GIUSEPPE CONTE DI ANDARSENE IN VACANZA A CORTINA E SCEGLIERE UN HOTEL DA 2 MILA E 500 EURO A NOTTE. NON GLI HANNO TROVATO VALIGIE PIENE DI SOLDI DI INDUBBIA PROVENIENZA ANCHE SE, COME AVVOCATO D’AFFARI, CONTE GUADAGNAVA LEGITTIMAMENTE PIÙ DI 1 MILIONE ALL’ANNO E, QUINDI, DISPONE DI SOLDI PULITI CHE PUÒ SPENDERE COME MEGLIO CREDE. C’E’, SEMMAI, UN PROBLEMA DI OPPORTUNITÀ O, SE SI VUOLE, DI COMPATIBILITÀ D’IMMAGINE CON LE BATTAGLIE POLITICHE CHE CONTE PORTA AVANTI. POTEVA EVITARE ED OPTARE PER LE NEVI DELLA SVIZZERA CHE NON È MENO COSTOSA. DETTO QUESTO, STRUMENTALIZZARE L’ACCADUTO A FINI DI LOTTA POLITICA È OGGETTIVAMENTE PENOSO CONSIDERATA L’IRRILEVANZA SOTTO IL PROFILO POLITICO. COSA SI VUOL SOSTENERE? CHE CONTE FA POLITICA CON LA POVERTÀ ALTRUI E FESTEGGIA L’ANNO NUOVO A CAVIALE E CHAMPAGNE? BERLINGUER ERA MARCHESE- HA RICORDATO QUALCUNO- E LUCHINO VISCONTI ERA UN NOBILE DI ALTO RANGO ED ERANO COMUNISTI QUANDO NON BASTAVA DICHIARARLO MA BISOGNAVA DIMOSTRARE DI ESSERLO, ACCANTO AI DEBOLI, AGLI SFRUTTATI E AGLI EMARGINATI. PASSI PER I SOCIAL CHE PRIMA ESTERNAVANO SUI MURI DEI CESSI DELLE STAZIONI MA CHE GIORNALI A CONDUZIONE PADRONALE GRIDINO ALLO SCANDALO È ROBA DELLA SOLITA ITALIETTA IPOCRITA CHE, IN MANCANZA DI ARGOMENTI POLITICI, VA A ROVISTARE NELLA VITA PRIVATA DI UN EX- PREMIER CHE, TRA L’ALTRO, NON HA CERCATO DI NASCONDERE NULLA.
WILMA! LA CLAVA!
Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”
[…] I giornali montano una polemica al giorno su un leader incensurato perché indossa la giacca con pochette, ma anche perché indossa il dolcevita, perché visita i poveri e i disoccupati, ma anche perché passa il Capodanno a Cortina in un bell’hotel, senza spiegare mai di che cazzo stanno parlando. A meno che non ritengano che possano difendere i poveri solo i parlamentari poveri: nel qual caso, siccome i parlamentari guadagnano almeno 15mila euro netti al mese, tutti dovrebbero difendere i ricchi. […]
CORTINA E IL «CASO» CONTE RENZI: SE VA IN HOTEL A 5 STELLE POI PERÒ NON AIZZI IL POPOLO
Claudio Bozza e Massimo Spampani per il “Corriere della Sera”
Quando non è presa d’assalto, Cortina non arriva a seimila abitanti. Ma quando i fanatici delle Tofane arrivano in massa, a Ferragosto così come per le feste natalizie, tra hotel, ville e case private si sfiorano le sessantamila presenze. Gli abitanti, insomma, si decuplicano in un lampo. E quest’ anno, dopo una pandemia che non sembrava avere fine, la regina delle Dolomiti ha fatto registrare il tutto esaurito, tanto che più d’un vip è rimasto senza tavolo nei ristoranti più chic. Si era diffusa pure la voce che arrivasse, con figlia e compagno, addirittura la premier Giorgia Meloni, grande appassionata di discese, ma l’attesa è stata delusa. Immancabili, invece, i due compagni di partito più noti: Daniela Santanchè e Ignazio La Russa, che a Cortina possiedono due splendide ville. Per la ministra del Turismo è stata una vacanza più lunga, per il presidente del Senato quasi una toccata e fuga, richiamato a Roma dall’agenda istituzionale per la morte di Benedetto XVI. A tenere banco, però, nei conciliaboli che mischiano politica, alta finanza, imprenditoria e mondo dello spettacolo ci ha pensato l’inattesa presenza di Giuseppe Conte assieme alla compagna Olivia Paladino. L’ex premier ha soggiornato nel lussuoso hotel Savoia, con suite fino a 2.500 euro a notte. Dagospia ha pubblicato più di una foto: «Da quando è diventato un vero leader di sinistra, da avvocato del popolo si è trasformato in un viveur extra-lusso», ha chiosato il sito di gossip. Gli scatti sono finiti in pasto ai social e ne è scaturita una bufera, incentrata sul tema: «Pauperista sì, pauperista no». Il caso ha voluto che, quest’ anno, a Cortina fosse presente anche Matteo Renzi. L’ex premier, costretto dalla moglie Agnese a sciare già dalle 8.30, si racconta non abbia fatto grandi serate tiratardi. Ma durante una delle cene vip, stuzzicato dalle immagini del suo acerrimo nemico Conte, avrebbe fatto più o meno questa riflessione: «È legittimo andare negli hotel 5 stelle. Quello che non è legittimo è giocare sulla rabbia della gente aizzando il popolo del reddito di cittadinanza contro gli altri politici che vanno negli hotel 5 stelle. Questo è moralismo senza morale». Ma il duello non si limita al pauperismo, anche perché Renzi starebbe per presentare una causa con richiesta danni in sede civile contro Conte per alcune dichiarazioni «totalmente false» sull’uso di jet privati da parte del leader di Italia viva. Le bocche di tanti altri vip cortinesi sono cucite: «Conte? Non ho nessun commento da fare», risponde al telefono Guido Barilla, la cui famiglia è di casa a Cortina da sempre. Idem da Mario Moretti Polegato, patron di Geox. Una battuta la regala però mister Arrigo Sacchi: «Se sei di sinistra e vai a Cortina dicono qualcosa. Se sei di destra forse non lo dicono. Conte, fino adesso, è un po’ ondivago. Un po’ a destra, un po’ a sinistra, poi di nuovo a destra poi a sinistra. È un Paese il nostro che fa fatica a mantenere la coerenza». Stempera invece le tensioni il sindaco (civico) Gianluca Lorenzi: «Conte? Ognuno è libero di fare quello che vuole. Abbiamo avuto ministri, parlamentari, non sono io di certo che devo dire loro dove devono andare. Quello che mi interessa è che la politica sia ritornata a Cortina». Anche il conduttore tv Michele Mirabella, grande amico di Cortina, si meraviglia di tanto clamore : «L’ex premier è libero di fare quello che crede, alla fine è andato in un albergo, nulla più. È un moralismo del tutto inutile retorico, come del resto la polemica sulla borsa di lusso che Bersani ha regalato a sua moglie».