VA GIÙ PESANTE IL DIRETTORE DE LA STAMPA”, MASSIMO GIANNINI, COMMENTANDO L’ATTACCO “L’ ATTACCO COL MACHETE” DEL MINISTRO CROSETTO ALLA BUROCRAZIA, LA POLEMICA CON LA BCE E LA DECISIONE DELLA MELONI DI REVOCARE LO SCONTO SULLE ACCISE DEL GASOLIO VOLUTO DAL GOVERNO DRAGHI. CROSETTO NON TIENE CONTO DEI VINCOLI ESTERNI E CIOÈ DELLA NOSTRA DIPENDENZA DA BRUXELLES PER CUI IL SOVRANISMO È DI PER SÉ UNA ASTRAZIONE CHE NON TIENE CONTO DELLA REALTÀ. REALTA’ CON LA QUALE HA DOVUTO FARE I CONTI GIORGIA MELONI QUANDO È PASSATA DALLA SCENEGGIATA AL DISTRIBUTORE CONTRO LE ACCISE DELLO STATO SUI CARBURANTI A PALAZZO CHIGI DOVE, NEL POKER DELLE DECISIONI DA PRENDERE, ” LA MANO NON PASSA”. E NON È CHE L’ INIZIO. I PROBLEMI IRRISOLTI, CHE ESISTEVANO PRIMA DELLA SUA SCALATA AL GOVERNO, LE CADRANNO ADDOSSO E LE PROMESSE MANCATE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE FARANNO IL RESTO. SUCCEDE. E’ LA POLITICA CON LE SUE REGOLE E I SUOI IMPREVISTI E LA CHIACCHIERA RESTA CHIACCHIERA.
Articolo di Federico Garau per “ilgiornale.it”
Un Massimo Giannini implacabile quello intervenuto durante l’ultima puntata di Dimartedì, programma in onda su La7. Partendo dalla critica delle scelte prese dal governo Meloni fino ad arrivare all’attacco mirato al ministro Guido Crosetto, il direttore de La Stampa si è a dir poco scatenato, arrivando addirittura a fare parallelismi con i cartoni animati. Ebbene sì, il ministro della Difesa, che già tante ne ha sentite nei suoi confronti, è stato stavolta paragonato a Fred Flintstone.
Ritorna la querelle sui carburanti
Per prima cosa, merito anche del fatto che in queste ore è stato argomento largamente dibattuto, Massimo Giannino ha riproposto la solita polemica sull’aumento dei prezzi di benzina e diesel e sula scelta del governo di eliminare lo sconto sulle accise. “Quando passi dalla Curva Sud dell’opposizione e poi devi scendere in campo e giocare la partita, è chiaro che è tutto diverso”, esordisce. “Mi colpisce il video del maggio 2019, quando Giorgia Meloni invoca, da unica opposizione a quel governo, l’abolizione delle accise sulla benzina. E lo fa in maniera indignata. Sono passati due anni e mezzo da allora, e dopo che lei aveva chiesto al governo Draghi di ridurre le accise, e Draghi le ha ridotte, arriva lei e quelle riduzioni le toglie. E le accise aumentano”, attacca. Poi, la conclusione scontata: “Questo è il paradigma che riguarda soprattutto i sovranisti e la destra populista, che quando sta all’opposizione ha una narrazione, ma quando va al governo deve purtroppo fare i conti con la realtà”. Grandi applausi nel salotto di Giovanni Floris. Le parole “sovranisti” e “destra populista” generano grande approvazione. È però la solita polemica, trita e ritrita. Quanto alla questione accise, il tema è già stato ampiamente dibattuto. La parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, giusto per riportare una dichiarazione recente, ha fornito una spiegazione molto chiara. In sede legge di Bilancio il governo è stato costretto a fare delle scelte, sacrificando il taglio alle accise, ma questo provvedimento non è stato dimenticato, e potrebbe essere inserito nella riforma del Fisco.
L’attacco gratuito a Crosetto
Non si salva dagli strali del direttore de La Stampa neppure il ministro della Difesa Guido Crosetto, reo di aver alzato troppo la voce contro la Bce. “C’è un vincolo esterno dal quale noi non possiamo prescindere”, sbotta Giannini. “Giorgia Meloni lo ha capito, un bel pezzo del suo partito ancora no. Interessante la figura di Guido Crosetto, uno dei ministri più importanti di questo governo. Sembra Fred dei Flintstone, ‘Wilma la clava!’. Quando attacca la Bce, dicendo che non può permettersi di aumentare i tassi di interesse, e poi il machete contro i dirigenti pubblici… è una visione distorta della realtà che prima mettono da parte meglio è per il Paese e per loro stessi”.