IN FDI NON SONO POCHI A PRENDERE LE DISTANZE DAL MINISTRO PIANTEDOSI PER LE INFELICI ESPRESSIONI USATE NELL’IMMEDIATEZZA DEL NAUFRAGIO AVVENUTO SULLA SECCA DI CUTRO. SI CERCA DI GIUSTIFICARLO SOSTENENDO CHE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE È STATO FRAINTESO, CHE NON INTENDEVA OFFENDERE LE VITTIME E CHE NON HA UNA OSTILITÀ PRECONCETTA NE’ IDEOLOGICA NEI CONFRONTI DEI MIGRANTI. GIUSTIFICAZIONI DUNQUE CHE CONFERMANO INDIRETTAMENTE QUANTO DICHIARATO DAL MINISTRO. A DIRLO IN MANIERA MENO VELATA È NELLO MUSUMECI, MINISTRO DEL GOVERNO MELONI CHE, DA SICILIANO, SI ACCREDITA UNA CONOSCENZA DIRETTA DEL DRAMMA MIGRATORIO.
Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per “La Stampa”
L’Italia apra le sue porte anche ai migranti economici, perché i corridoi umanitari e i profughi che scappano dalla guerre non bastano a colmare quelle «migliaia di posti di lavoro» che gli italiani, a causa della crescente denatalità, non riescono a occupare. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci premette che parla anche «da siciliano», oltre che da esponente dell’esecutivo. Da uomo che ha vissuto «il dramma dell’emigrazione in famiglia», il suo auspicio è che il governo «ponga fine allo stillicidio che ha prodotto 26 mila morti nel Mediterraneo». Ecco perché chiede di «avviare un processo graduale di accesso pure per i migranti economici.
[…] Cosa avete in mente?
«Innanzitutto smantellare le organizzazioni mafiose degli scafisti nei Paesi di partenza e modificare il trattato di Dublino firmato 33 anni fa. Ogni migrante che muore in mare è una sconfitta per tutti noi. Poi, procedere nei Paesi di partenza alla verifica dello status dei migranti che vogliono raggiungere l’Europa, così facendo chi parte può farlo in sicurezza e per noi italiani vorrebbe dire nuova forza lavoro, un’esigenza fortemente avvertita».
[…] Lei parla di profughi di guerra, e i migranti economici?
«L’Europa stabilisce una priorità: chi scappa da guerre, carestie e persecuzioni ha il diritto allo status di profugo. I migranti economici? Anche i nostri nonni lo erano…».
Appunto.
«Priorità ai profughi. E dipende comunque dalle esigenze e disponibilità di ogni Stato. Per i migranti economici immagino un processo graduale di accesso che potrebbe essere regolarmente avviato».
Come giudica le parole del ministro Piantedosi sui migranti?
«Ho stima per Piantedosi, lo conosco da poco ma ne ho apprezzato la capacità professionale. E’ un bravo prefetto, potrebbe non essere anche un bravo comunicatore. Alcune sue parole potrebbero non rispecchiare il suo pensiero, improntato al rispetto per le vittime e i superstiti. Nessuno potrebbe non provare profonda commozione di fronte a questa e ad analoghe tragedie. E’ un ottimo tecnico, insomma, la politica ha inevitabilmente una visione più ampia e articolata»
Nessun attrito con FdI?
«Abbiamo obiettivi assolutamente unitari, ma non siamo un partito unico: possono esserci sensibilità diverse. Ma si lavora e si delibera con spirito unitario».
Le opposizioni ne chiedono le dimissioni.
«In questi giorni le opposizioni fanno a gara a chi la spara più grossa. Se avessero la forza di pressare su Bruxelles invece di gridare slogan in Italia, forse l’Unione europea si muoverebbe più in fretta verso una soluzione dell’annoso e disumano problema dei migranti. Se le opposizioni continuano così il centrodestra supererà presto al 50%». […]