RASSEGNA STAMPA – Putin vuole la pace ma continua a bombardare i condomini delle città ucraine….

NON SI PUÒ DARE TORTO A CHI SOSTIENE CHE PUTIN MENTE QUANDO SI DICHIARA DISPONIBILE ALLA MEDIAZIONE CINESE ARTICOLATA IN 12 PUNTI. PRENDE TEMPO PER PORTARE AVANTI LA SUA OFFENSIVA DI PRIMAVERA ED ESTENDERE IL CONTROLLO RUSSO SUL TERRITORIO UCRAINO. BOMBARDA LE CITTÀ E MIETE VITTIME FRA I CIVILI. COME DARE TORTO ALL’INGHILTERRA PER NON AVER DATO CREDITO ALL’INIZIATIVA CINESE E CONTINUATO A FORNIRE ARMI ALL’UCRAINA? PUTIN RESTA PRIGIONIERO DELLA SUA OSSESSIONE ESPANSIONISTA MENTRE LA CINA È INTERESSATA A NON COMPROMETTERE L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON USA ED EUROPA CHE VALE RISPETTIVAMENTE 650 E 850 MILIARDI MENTRE L’INTERSCAMBIO CON LA RUSSIA DI PUTIN È VALUTATO 200 MILIARDI. MA LA PARTITA SI GIOCA SUL PIANO MILITARE E MOLTO DIPENDE DALLA IMMINENTE CONTROFFENSIVA UCRAINA.

Estratto dell’articolo di Monica Petrosino per “La Stampa”

Lo schema putiniano si ripete monotono e prevedibile da oltre un anno. Non appena si abbassano le luci dei negoziati, qualsiasi formula e esito abbiano, tornano a parlare le bombe. E ieri il presidente russo non ha atteso che qualche ora per mettere in chiaro che il “piano di pace” cinese non è che uno show geopolitico a favore di telecamere e propaganda, un piano morto prima di nascere. Martedì sera, dopo la cena di Stato al Cremlino, Vladimir Putin aveva accompagnato Xi Jinping lungo la scalinata verso la sua auto e verso «un nuovo ordine mondiale». Una vigorosa stretta di mano, le raccomandazioni del cinese al «caro amico» («Prenditi cura di te») e gli auguri di «Buon viaggio» del russo. Grandi sorrisi. Ma evidentemente Putin era impaziente di tornare a parlare a modo suo e, ieri mattina, mentre Xi si preparava a lasciare Mosca, ha lanciato un’ondata di missili e droni armati sull’Ucraina. La chiosa russa all’impegno siglato al Cremlino con l’alleato di «cessare qualsiasi azione che porti all’inasprimento dei combattimenti» e di «cercare il dialogo» si è resa manifesta a Zhaporizhzhia dove un missile ha centrato un condominio (per ora un morto e 25 feriti tra cui tre bambini), e a Kyiv, dove uno sciame di droni ha colpito una scuola superiore e due dormitori nella città di Rzhyshchiv, a Sud della capitale. Almeno 8 le persone uccise nel raid in quella che Zelensky ha definito una giornata di «ferocia bestiale». […] Il presidente ucraino ieri ha fatto visita ai soldati impegnati nell’area di Bakhmut. […] I bombardamenti a Zhaporizhzhia hanno riacceso i riflettori sul pericolo di un incidente nucleare: «La sicurezza della centrale rimane in uno stato precario» ha detto il Direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Gross, chiedendo ancora una volta un impegno da tutte le parti per garantire la sicurezza e la protezione della centrale più grande d’Europa, ora sotto controllo russo.    […] E se è sempre più chiaro che un qualsiasi passo verso la pace non è nell’agenda di Putin, la Cina «sta osservando con grande attenzione» quello che sta accadendo in Ucraina e «come il mondo sta reagendo all’aggressione russa», ma «non ha ancora oltrepassato il limite» nel tipo di aiuti consegnati a Mosca ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken durante un’audizione al Senato, affermando che il sostegno politico e militare fornito dalla Cina alla Russia va contro gli interessi degli Stati Uniti. Ma non ci sono prove, però, che Pechino stia fornendo armi letali a Mosca […]