RASSEGNA STAMPA – Conte prova a spaccare il PD….

È PUR VERO CHE GIUSEPPE CONTE HA IL PROBLEMA DI CONTENERE LA CRESCITA DI CONSENSI DEL PD A DANNO DEL M5S MA LA SOLUZIONE NON PUÒ ESSERE DI SPACCARE IL PD SULL’INCENERITORE A ROMA. CONTE FA AFFIDAMENTO SULLA COMPONENTE AMBIENTALISTA DEL PD CHE È CONTRARIA ALL’INCENERITORE ANCHE SE IL SINDACO DI ROMA È DECISO PER LA REALIZZAZIONE. INSOMMA PD E M5S SI FANNO MALE DA SOLI.

Estratto dell’articolo di Alessandro Di Matteo per “la Stampa”

Quell’ordine del giorno M5s sul termovalorizzatore di Roma, per il Pd è un atto ostile, un altro dopo quello sulle armi all’Ucraina e dopo i distinguo sul salario minimo. In casa dem c’è parecchia irritazione per l’ennesimo calcio sugli stinchi dei 5 stelle e persino i più convinti del dialogo con l’ex premier alzano la voce di fronte ad un atto che, inevitabilmente, mette in difficoltà Elly Schlein. E’ significativo che sia Francesco Boccia ad usare toni ruvidi verso il documento che verrà votato domani alla Camera contro il termovalorizzatore voluto da Roberto Gualtieri a Roma. Il capogruppo Pd al Senato è tra i più decisi sostenitori dell’alleanza con i 5 stelle, eppure attacca: «E’ inaccettabile». La segretaria oggi spiegherà la sua posizione, dopo averne discusso più volte anche con lo stesso Gualtieri: dirà no al documento M5s, sia pure rilanciando la sua ricetta basata sull’economia circolare    (…)Ma le mosse di Conte sembrano quelle di chi prova a mettere in difficoltà un potenziale alleato che nei sondaggi ha stabilmente scavalcato i 5 stelle. L’ex premier oggi sarà in piazza al Campidoglio per protestare contro l’inceneritore e ha provocato i democratici con un «votate con noi», ben sapendo che una scelta del genere spaccherebbe i dem. Basta sentire Stefano Bonaccini: «Divisioni nel Pd? Mi auguro di no». Di fatto, però, solo il no all’ordine del giorno M5s può evitare divisioni. Ieri sera alla riunione dei deputati, Schlein non era presente e il tema è stato solo sfiorato da Paola De Micheli: che si è detta «favorevole all’inceneritore» e che ha chiesto di «sostenere Gualtieri».    (…) Senza contare l’imbarazzo di neo-esponenti della segreteria molto schierate sull’ambientalismo come Annalisa Corrado o Marta Bonafoni. Questo è uno dei principali crucci della segretaria, essere costretta ad una discussione su un tema che crea una crepa col mondo ambientalista anziché cogliere l’occasione per incalzare Meloni. Per questo oggi terrà la sua prima conferenza stampa da leader Pd, provando ad allargare lo sguardo: sanità, precari, Pnrr. «Si fa così l’opposizione», dicono i suoi. «Dovremmo incalzare il governo e invece abbiamo il Terzo polo che si spacca e M5s che fa competizione».

INCENERITORE, CONTE SFIDA SCHLEIN “IL PD VOTI ‘NO’ INSIEME AL M5S”

Estratto dell’articolo di Luca De Carolis per il “Fatto quotidiano”

La sfida agli ex alleati che potrebbero perfino tornare tali era già evidente. Ma Giuseppe Conte ha notato i sussulti tra i dem sull’inceneritore di Roma, ha visto certi sguardi e sentito certi sussurri: e ha voluto rivendicarla. Così ecco l’ex premier ieri mattina a Sky: “Il Pd deve chiarire le posizioni al suo interno e spero possa fare subito sintesi. Voti assieme a noi contro l’impianto”. Sillabe per stanare Elly Schlein, che aveva già fatto trapelare l’irritazione per “la strumentalità” dell’ordine del giorno dei 5Stelle contro il termovalorizzatore, che verrà votato domani mattina alla Camera. Ma un veterano dem va di contraerea: “Così il M5S si ricompatta, vuole solo danneggiarci, è tutto strumentale”. I parlamentari romani, anche quelli che non avevano sostenuto Schlein, sono tutti per il no all’odg. È in gioco la tenuta della giunta Gualtieri, con il Giubileo che si avvicina e Roma che vuole organizzare l’Expo nel 2030. “Raggi, presidente della commissione Expo, sarà in piazza mentre gli ispettori del Bureau che giudicano sull’assegnazione saranno in città” morde un dem romano. Ma da tutto il Pd il vento soffia verso il voto contrario all’ordine del giorno, nel martedì in cui i deputati dem si riuniscono per parlare del decreto. Quindi, teoricamente, anche di inceneritore. La deputata Schlein però non partecipa. Fissando una conferenza per oggi, la segretaria depotenzia la riunione. Così in assemblea si parla soprattutto di Pnrr e delle difficoltà del governo sul piano, nonché delle strategie dell’opposizione. O meglio, delle opposizioni. Perché Pd e 5Stelle non sono mai stati così lontani tra loro.