CI SI INTERROGA PERCHÉ MAI SI È PROCEDUTO, DA PARTE DEL GOVERNO, A IMPORRE CHIARA COLOSIMO ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE IL PERSONAGGIO SI PRESTAVA AD EVIDENTI INCOMPATIBILITÀ. E’ PUR VERO CHE È UNA CARA E VECCHIA AMICA DI GIORGIA MELONI MA NON È UNA RAGIONE SUFFICIENTE. LA FOTO CHE RITRAE LA COLOSIMO CON CIAVARDINI, ESPONENTE DELLA DESTRA EVERSIVA E TERRORISTA, DI PER SÉ NON È PROVA DI CONTIGUITÀ POLITICA NÉ DI ABITUALE FREQUENTAZIONE MA CERTAMENTE PONE UN PROBLEMA D’IMMAGINE E DI OPPORTUNITÀ. E’ STATA IMPOSTA IN FORZA DEI NUMERI.
Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per “la Stampa”
Nessuna sorpresa. Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia, è la nuova presidente della commissione Antimafia. La candidata di Giorgia Meloni è stata eletta al primo scrutinio, tra gli applausi della maggioranza e le proteste delle opposizioni che hanno abbandonato l’aula, tutte tranne il Terzo polo. «Una pessima scelta – dice la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo – un’altra pagina nera». Su Colosimo pesa la presunta vicinanza all’ex terrorista nero dei Nar Luigi Ciavardini. «Non c’è alcuna amicizia», assicura lei. A vuoto gli appelli dei familiari delle vittime che avevano chiesto alle forze politiche di non votarla. «Ambiguità e ombre – dicono dall’associazione Libera di don Ciotti – siamo contrariati». In serata, mentre lascia la Camera, a La Stampa Colosimo dice di sentirsi «emozionata e grata». (…) Ai cronisti assicura di non avere «alcuna amicizia con Ciavardini» e a chi le chiede se durante la sua presidenza sarà possibile scandagliare i rapporti tra mafie ed eversione nera, risponde che si indagherà «su tutto quello su cui bisogna indagare», a cominciare «dalle infiltrazioni negli appalti e nel Pnrr». Alle critiche delle associazioni risponde invitandole in commissione: «Qui è casa loro».
LA TELA NERA DEI FEDELISSIMI
Estratto dell’articolo di Andrea Palladino per la Stampa
Ha provato a fare pulizia la neoeletta presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo, mettendo il sito personale «in aggiornamento» e cancellando dalla sua bacheca Facebook ogni minima traccia dei contatti con l’ex Nar Luigi Ciavardini. La rete, però, è in grado di restituire le impronte digitali che meno ti aspetti. Chiara Colosimo, romana, originaria della Balduina, in politica dal 2003 – sempre con la destra – difficilmente può negare quei rapporti stretti con l’associazione fondata dal terrorista nero condannato in via definitiva per la strage di Bologna, per l’omicidio del magistrato Mario Amato (…) Tutto è iniziato nel 2010, quando l’allora più giovane consigliera della Regione Lazio si avvicina a Luigi Ciavardini e alla associazione che aveva fondato un anno prima dentro il carcere di Rebibbia.
Le iniziative comuni
Per almeno cinque anni – probabilmente di più – tra Colosimo e il giro dell’ex Nar ci sono legami stretti. (…) Luigi Ciavardini non è solo un simbolo di quel mondo della destra romana anni ’70 e ’80 che conviveva con il Movimento sociale italiano. Quando era una giovane dirigente dell’organizzazione giovanile di Alleanza nazionale, era la stessa Giorgia Meloni a difendere l’ex Nar dall’accusa di stragismo, per la quale poco dopo verrà condannato in via definitiva: «Vogliamo che sia fatta chiarezza sulle stragi, da piazza Fontana, a Ustica, alla stazione di Bologna; vogliamo che si sappia la verità sulle pagine strappate della nostra storia che qualcuno non ha il coraggio di riportare alla luce», scriveva in un comunicato nel 2004 la premier. (…)E per rendere ancora più chiara la posizione, Giorgia Meloni organizzò anche un evento pubblico a Catania, come si legge in un volantino conservato sul sistema archive.org, che fotografa le istantanee dei siti web, compreso quello di Azione giovani. In quell’evento accanto a Giorgia Meloni intervenne l’ex terrorista dei Nar Luigi Ciavardini, all’epoca imputato per strage e già condannato per l’omicidio di Mario Amato.
I rapporti con la Regione
I contatti stretti tra il mondo di Ciavardini e la Regione Lazio a guida Rocca oggi sono ancora più evidenti. Germana De Angelis – moglie dell’ex terrorista nero e dirigente del Gruppo Idee fin dall’inizio – è la sorella di Marcello De Angelis, l’ex esponente di Terza Posizione, per anni latitante in Gran Bretagna, e nominato nei giorni scorsi a capo dell’ufficio stampa della Regione Lazio. Nell’area della destra è noto soprattutto come vocalist dei “270bis” – ovvero l’articolo del codice penale che punisce le associazioni terroristiche – che hanno come hit la canzone “Claretta e Ben”, dedicata alla Petacci e a Mussolini. Un gruppo che Chiara Colosimo metteva tra i suoi preferiti nella biografia del suo sito,qualche anno fa.