CONCLUSO IL FORUM NELLA MASSERIA DI PROPRIETÀ DI BRUNO VESPA IN PUGLIA SI TIRANO LE SOMME FRA IL SERIO E IL FACETO. CI PERDE IL GOVERNO CON I SUOI MINISTRI CHE SI È PRESTATO A UN FORUM MONOCOLORE SENZA CONTRADDITTORIO E CON LA SPIEGABILE ASSENZA DELLE PIÙ IMPORTANTI TESTATE GIORNALISTICHE. E’ DISCUTIBILE CHE VESPA, METTENDO A FRUTTO LA NOTORIETÀ DELLA SUA TRASMISSIONE TELEVISIVA, ABBIA RACCOLTO OLTRE 250 MILA EURO DI SPONSORIZZAZIONI. È TUTTAVIA PIENAMENTE LEGITTIMO DARE UN GIUDIZIO CRITICO DI UN GIORNALISTA, CERTAMENTE DI MESTIERE, MA CHE DA SEMPRE È GENUFLESSO AI GOVERNI AL POTERE AL DI LÀ DEL LORO COLORE POLITICO. IERI LA DC E OGGI FDI ALLA CUI LEADER NON SI FANNO MANCARE CONSIGLI E SUGGERIMENTI. CHI VUOL FARE IRONIA METTE IN EVIDENZA CHE LA SUA TRASVERSALITÀ LO RENDEREBBE AGIBILE – SI FA PER DIRE- PER LA MASSIMA CARICA DELLO STATO COME SI EBBE A DIRE QUANDO PIPPO BAUDO ERA AL PICCO DELLA SUA POPOLARITÀ. IN VERITÀ BRUNO VESPA ALLA SUA MASSERIA PRODUCE VINI ED IL GOVERNO IN CARICA SI È PRESTATO A UNA SFRONTATA OPERAZIONE DI MARKETING. MA SONO QUESTI I TEMPI CHE CORRONO.
Estratto dell’articolo di Filippo Ceccarelli per “www.repubblica.it”
Stai a vedere che prima o poi Giorgia Meloni lo fa presidente della Repubblica Bruno Vespa, 78 anni, il Gran Consacratore di quel Potere da cui a sua volta è stato consacrato in questo fine settimana nella sontuosa fattoria turbovinicola di Manduria. […] occasione mondana, profittevole calamita, fiera delle vanità, giardino zoologico del comando e cerimonia di regime, la migliore cornice per ambientarvi qualsiasi pellicola. […] In quel gioiello del Cinquecento che è la Masseria “Li Reni”, […], sono giunti quest’anno la presidente del Consiglio e otto ministri, […] la piscina scavata nella roccia, mutui riconoscimenti sotto i gazebi, società partecipate e monsignori, cibi stellati, alta densità di scalatori sociali per metro quadro, poltroncine a forma di cactus, sintomatico trasbordo dalla Terza alla Quarta Camera en plein air. […] Suite imperiali, fragranze fruttate nei saloni, fantasmagoria eno ed ego produttiva a sfondo dinastico, “il Bruno di Vespa”, “il Rosso dei Vespa”, il bianco “Donna Augusta”, perfino un passito, “Zoe”, dedicato alla cagnolina di famiglia […] A tratti, specie nella più meticolosa voglia di sorprendere, sembra quasi di cogliere un che di berlusconiano, per quanto il traguardo del lusso sia stato conquistato con una accelerazione democristoide. Fatto sta che all’imbrunire veniva sollevato l’ideale ponte levatoio, un efficiente servizio di navette rispediva a casa politicume, giornalisti, intrusi e nel feudo Vespa veniva allestita la liturgia della cena esclusiva, dal latino ex-claudo, chiudo fuori, possibilmente a chiave. Qui, nel Sancta Sanctorum dell’informalità sovrana, Meloni, Salvini e gli altri hanno fatto i loro numeri a beneficio dei Vips sfoggiando sperimentata umanità recitativa e intrattenendo con aneddoti e scomode verità sul Pnrr. Tali fasti hanno dunque connotato il Vespismo mandurione modello Casa&Bottega con implicito collegamento promozionale ed endemico prolungamento nel Tg1, […] La premier si fida molto di Vespa, ne accetta i consigli, forse pure sollecitandoli su questioni di pace e guerra. […] colpiva il tono lapidario della smentita scolpita dal Principe dei talk a proposito del pranzo per i suoi 60 anni in Rai allorché, scrisse Dagospia, Meloni, fumatrice assatanata, avrebbe spento una cicca nel tastevin sul tavolo: “Giorgia Meloni è una signora e non fuma a tavola”. Sarà. Quanti cicli di potere ha accompagnato, Vespa, e quanti leader ha cresciuto nel suo salottone di frementi ambizioni e ingegni subliminali: il risotto di D’Alema, il Contratto di Berlusconi (che gli ha presentato trenta libri!), la scommessa condonata a Renzi, il Ponte e ri-ponte di Salvini… Dovessero approssimarsi le prospettive quirinalizie sarà anche il caso di ricordare che nel 2020 creò quello della Nazione, “Terregiunte”, uve di Amarone e Primitivo. E sempre al vino si torna, un brindisi, un singhiozzo, un riflesso di straniante meraviglia.