NON È IL FATTO CHE LA SCHLEIN È ARRIVATA AL PD, GRAZIE AI GAZEBO, DOPO POCHI GIORNI CHE AVEVA PRESO LA TESSERA DEL PARTITO. IL PROBLEMA, A QUANTO PARE, È CHE LA SCHLEIN NON È ENTRATA IN SINTONIA COL VECCHIO APPARATO E I TENUTARI DELLE CORRENTI INTERNE. IN BALLO CI SONO LE CANDIDATURE AL PARLAMENTO EUROPEO E GLI ASPIRANTI NON MANCANO CERTO. LE PREVISIONI NON SONO FAVOREVOLI E, A FRONTE DI UN RISULTATO MODESTO, SARÀ CHIAMATA LA SCHLEIN A FARNE LE SPESE. SIGNIFICATIVE LE PAROLE PRONUNCIATE DA ZINGARETTI UNA VOLTA SCESO DAL PALCO DELLA FESTA DEL PD A RAVENNA.
Estratto dell’articolo di Salvatore Merlo per “il Foglio”
Che ella, anzi Elly, sia la numero uno non c’è alcun dubbio. Lo pensano tutti. Non soltanto Giorgia Meloni che esulta ogni volta che la vede o la sente. Persino nel Pd lo pensano. Gente che se ne intende, è chiaro. Prendete Nicola Zingaretti, per esempio. L’ex segretario vuole essere candidato alle elezioni europee, anche se dice che non è vero. E ovviamente la candidatura la decide l’attuale segretaria, cioè Elly, insomma Schlein. Perciò sabato sera Zingaretti è salito sul palco della festa nazionale del Pd, a Ravenna, e le ha fatto dei giusti e misurati complimenti. Elly “è la nostra salvezza”. Di più: la nostra stella. Ella per noi è un padre, io segretamente la chiamo mamma, senza di lei che vita sarebbe? La bontà, l’amore, la giustizia dove erano prima che Elly nascesse? Ecco. Poi però Zingaretti è sceso dal palco, e a quel punto come raccontano diversi testimoni sentiti dal Foglio ha detto, in tono di confessione: “Mah, secondo me con questa alle europee non arriviamo manco al 17 per cento”. Strano. Chissà perché, lontano dal microfono, l’ex segretario si è espresso in questo modo. D’altro canto chi dubiterebbe mai delle enormi capacità di Schlein? E’ vero o non è vero che ella è stata l’unica, assieme a Matteo Salvini – uno che per genio non è secondo a nessuno – a dire che “tutto il paese ha diritto alla verità su Ustica”? Pensate ciò che volete, ma queste si chiamano intuizioni. E non è forse lei, anzi ella, che ieri pomeriggio ha dibattuto a Ravenna con Yolanda Díaz, la leader spagnola di Sumar, insomma la Nicola Fratoianni della Galizia? Un modello per il Pd. Un alleato cui ispirarsi. La sinistra Manu Chao che si allea con i golpisti e secessionisti catalani. Me gusta soñar, me gustas tú. Ecco. E la battaglia per non innalzare le spese militari “secondo il modello del socialismo tedesco”, ne vogliamo parlare? Chi se ne importa se ieri Scholz, cioè il socialismo tedesco, ha detto in Parlamento che aumenterà le spese militari, e ci manca poco regali pure un carro armato a ogni bambino. (…)