LE CHIACCHIERE DI OLIVERIO E UN PATRIMONIO DI 2,3 MILIARDI……

mario-oliverio-1-1-735x400LE CHIACCHIERE DI OLIVERIO E UN PATRIMONIO DI 2,3 MILIARDI….

Abbiamo  rinunciato ad attendere ulteriormente il report che Oliverio aveva annunciato quando un sondaggio della SWG gli aveva notificato che l’80 per cento dei calabresi bocciavano il suo governo e prendevano atto che gli impegni presi in campagna elettorale erano chiacchiere, per prendere voti come sanno fare i politicanti di mestiere.E di mestiere Oliverio ne ha ,considerato che da 40 anni è sulla scena politica e vanta 4 legislature in Parlamento.Cosa abbia fatto e prodotto in 4 legislature non è dato sapere, anche perché non ha mai pensato di fornire un report al riguardo.Questa dei report deve essere una debolezza linguistica di Oliverio,forse perché termine inglese, che in italiano si può tradurre in “rapporto” o documento di sintesi.Semplificando, a due anni dall’assunzione della carica di presidente della giunta regionale,Oliverio è chiamato a dare conto di quanto ha fatto, a parte la guerra ai commissari Scura e Urbani per  riportare la “sanità” e i suoi capitoli di spesa sotto il controllo politico.A Oliverio viene contestato soprattutto di non avere prodotto quei cambiamenti che non richiedevano risorse né placet del governo nazionale e cioè la bonifica degli uffici regionali,lo smantellamento dei feudi dirigenziali,veri centri di potere  che tengono sotto schiaffo il livello politico e,quindi, moralizzazione e trasparenza degli atti amministrativi.Altro impegno preso da Oliverio, a costo zero, era quello

di informare i calabresi sui buchi neri milionari nei bilanci degli enti sub-regionali. L’ultimo caso venuto fuori  è quello di Calabria Verde che ha visto finire in galera il  suo vertice  ma Oliverio ne ha parlato soltanto dopo l’intervento della magistratura. C’è da dire   che Oliverio , nella sua lunga carriera nelle istituzioni,  non ha mai denunciato  casi di malversazioni, illegalità,ruberie e forse è tardi ormai per cominciare. Nei giorni scorsi è venuta fuori un’altra storia che riguarda il patrimonio della Regione, cioè palazzi,terreni,boschi,caserme, caselli ferroviari e quant’altro è passato dallo Stato alle regioni nel momento in cui, 50 anni fa circa, sono nate.Si tratta di beni per un valore (sottostimato?) di 2,3 miliardi di euro di cui non è dato conoscere la individuazione.Non è dato sapere,cioè, di che cosa è composto e in mano a chi è il patrimonio regionale.La Corte dei Conti da 3 anni sollecita inutilmente una individuazione precisa dei beni ma dalla Regione non vengono risposte.Pare che in passato qualche iniziativa sia stata presa, siano state impegnate risorse, qualcuno si è pure pagato,ma ad oggi il silenzio è d’oro, nel senso che dietro il silenzio ci debbono essere interessi tutti da analizzare soprattutto sotto il profilo della legittimità.Oliverio,in due anni, non ha avuto la curiosità di conoscere il patrimonio della Regione che governa, in mano a chi è, a quali condizioni,sulla base di quali accordi e,soprattutto,con quali ritorni economici.Massimo Clausi,dalle colonne de Il Quotridiano sta meritoriamente cercando di fare luce sui 2,3 miliardi di patrimonio che Oliverio ignora e siamo sicuri che ,fra rendite di posizione e usucapione attivato, ne verranno fuori delle belle nella Calabria saudita dei califfati che esprimono i  manutengoli della politica.