(nella foto Giorgia Meloni)
DALL’AUTOREVOLE PODIO DELL’ONU AVEVA CHIESTO NELLA LINEA DELL’ ORBE TERRAQUEO- LA “GUERRA MONDIALE” AI TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI E, DOPO 12 ORE ININTERROTTE DI INCONTRI BILATERALI, SE N’È ANDATA CON LA FIGLIA IN UNA NOTA PIZZERIA RINUNCIANDO A INCONTRARE BIDEN. MATTEO RENZI, CHE DALLA MELONI SI ATTENDEVA UN’APERTURA COME LA RUSSA, PER ABBASSARE AL 3 PER CENTO IL QUORUM PER LE EUROPEE, NON SI È FATTA SFUGGIRE L’OCCASIONE ED È ANDATO GIÙ APPELLANDOSI AI DOVERI DI UN CAPO DI GOVERNO CHE SI TROVI A NEW YORK ED HA L’OPPORTUNITÀ DI INCONTRARE IL PRESIDENTE DEGLI USA. SONO I PRIMI SCAMPOLI DI CAMPAGNA ELETTORALE.
Estratto da ilgiornale.it
Il modus operandi della sinistra, sia parlamentare sia mediatica, è ormai noto. Gli attacchi diretti, quando non riescono a rimanere nella cornice del normale dibattito politico, si spostano automaticamente sul piano personale. È successo prima, per vent’anni, con Silvio Berlusconi e i suoi governi. Succedere ora, da quasi un anno, con Giorgia Meloni e i suoi ministri. Questa volta, a finire sotto la lente d’ingrandimento della sinistra, è una cena privata della premier italiana a margine del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Meloni smonta le accuse
“Meloni snobba Biden per una pizza a New York”, grida il Riformista diretto dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi. La ricostruzione della giornata, in realtà, è molto più articolata di così. La premier italiana, dopo la prima giornata di summit annuale del Palazzo di Vetro, ha deciso di concludere la serata con una pizza, insieme alla figlia Ginevra, in uno storico locale di Manhattan. Una scelta già scritta nell’agenda di Palazzo Chigi e, soprattutto, già concordata con l’ambasciata italiana negli Stati Uniti. Insomma, una polemica surreale che ha poco senso di esistere.
Dall’isolamento al crollo dei mercati: smentiti i gufi
Eppure Giorgia Meloni ha voluto sottolineare: “È una falsità che abbia disertato la cena per la pizzeria”, dice la premier ripresa dal Corriere della Sera.“Gli orari – continua – lo dimostrano”. La ricostruzione di Meloni, con dovizia di particolari e non solo, smontano l’ennesima boutade della sinistra. “Non mi si può dire che non lavoro abbastanza – spiega la premier –. La cena degli americani era alle 19 di New York e io in pizzeria ci sono andata alle 21, dopo dodici ore di lavoro al Palazzo di Vetro, dopo aver saltato il pranzo per i tanti bilaterali e quando il ricevimento di Biden”.
Il delirio della sinistra
Gioco, partita, incontro? Niente affatto. La sinistra non si perde d’animo e rilancia con lo stesso livore ideologico. Il titolo della prima pagina de Il Riformista, giornale diretto da Matteo Renzi, recita: “L’Onu che pizza”. Il ton scherzoso del titolo diventa accusatorio nelle pagine interne. “Giorgia Meloni – si legge a pagine tre – snobba Biden per una pizza a New York”. Una ipotesi, giova ricordarlo, smentita dalla premier in persona. Niente da fare:“Mentre il numero uno della Casa Bianca incontrava i leader del mondo libero – si legge nel sommario – la premier italiana era a una cena a tutto relax nel cuore di Manhattan. Il leader di Italia Viva, a Stasera Italia su Rete 4, è ancora più esplicito: “Sarebbe stata buona creanza rimandare la pizza con la figlia e andare – attacca l’ex premier – Ai vertici internazionali se ti chiama il presidente Usa, ci si va. Ha sbagliato”.