(nella foto Matteo Salvini)
PIÙ CHE L’AUTOGOL DEL “PAPEETE” A TORMENTARE SALVINI È QUEL 10 PER CENTO SOTTO IL QUALE NON RIESCE A SCHIODARSI MENTRE LA MELONI GALLEGGIA FRA IL 29 E IL 30 PER CENTO. ANDARE ALLE EUROPEE COL 10 PER CENTO AVENDO CONSEGUITO IL 34 PER CENTO A QUELLE PRECEDENTI SPIEGA LA FRUSTRAZIONE. UN POLITICO DI RANGO QUESTA FRUSTRAZIONE LA GESTIREBBE DIVERSAMENTE MA SALVINI È QUELL’IMBONITORE DI MERCATINI RIONALI CHE RICORRE ALLE FELPE RUFFIANE, AI SUGHI KNORR E ALLE INCOLPEVOLI MADONNE PER GUADAGNARE VOTI. NON HA MAI VOLATO ALTO. NON HA LE ALI PER POTERCI PROVARE-POTREBBE OSSERVARE QUALCUNO- MA STA DI FATTO CHE È VICE-PREMIER E BASTA QUESTO PER DIRE CHE TEMPI VIVIAMO POLITICAMENTE. ANCHE FISICAMENTE INTERPRETA IL PENSIERO CHE ESPRIME, DALL’ANDATURA ALLA POSTURA CON CUI SIEDE SUI BANCHI DEL GOVERNO. ANCHE A GIANNI DE MICHELIS PIACEVANO LE DISCOTECHE MA ERA UN POLITICO DI PRIMISSIMO PIANO PER COMPETENZA E CULTURA DI GOVERNO. NON BISOGNA, QUINDI, MERAVIGLIARSI SE MENTRE IL MONDO TRATTIENE IL FIATO PER L’ESPLOSIONE DELLA FEROCIA ISLAMISTA E IL MINISTRO CROSETTO PRUDENTEMENTE SOSPENDE LE MANIFESTAZIONI, L’ EX- SPEAKER DI “RADIO PADANIA” VEDE L’OCCASIONE PER CONQUISTARE LA SCENA NELLA SPERANZA DI SOTTRARRE VOTI AGLI ALLEATI IN VISTA DELLE EUROPEE. TIRA IN BALLO LA POVERA ORIANA FALLACI, CHE INTERPRETA A MODO SUO, E SI PROPONE DIFENSORE DELL’OCCIDENTE CONTRO LA MINACCIA ISLAMISTA. GLI ALLEATI FDI E FORZA ITALIA LO HANNO SNOBBATO E NON È PREVISTO CHE GLI DIANO UNA MANO NEMMENO QUELLI DELLE PARTITE IVA E DELLA “FLAT TAX” NOTORIAMENTE AFFEZIONATI AD ALTRI ARGOMENTI. QUANTO ALLA LEGA, NON RISULTA CHE OLTRE AI MERIDIONALI ABBIA MAI FATTO LA GUERRA AGLI ISLAMISTI E ALLA JAHD. INSOMMA IL SALVINI-PENSIERO SI AVVENTURA DALLE PIAZZE ARABE INFIAMMATE DA HAMAS ALLE PIAZZE LEGHISTE DI CAZZAGO BRABBIA IN DIFESA DELL’OCCIDENTE. OSTERIE CHIUSE PERMETTENDO.
Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”
Il 4 novembre si rischia un corto circuito di piazze nella destra. Matteo Salvini scende in piazza «contro il terrorismo, per l’Occidente» e proclama, con tanto di punto esclamativo, che «tacere è una colpa!». Chi è che tace? La lista degli indiziati della Lega è lunga e non è solo nell’opposizione. Tra i partiti di maggioranza (Carroccio a parte) infatti, il silenzio è un espediente per evitare di dire quello che si pensa: l’iniziativa di Salvini, dedicata a Oriana Fallaci, è una trovata irresponsabile in un momento delicatissimo per la situazione geopolitica e l’allarme terrorismo. […] il 4 novembre è il giorno delle Forza Armate, che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dato l’ordine di celebrare con un profilo basso, per evitare di dare un palcoscenico a eventuali atti di terrorismo. Quindi mentre la Difesa annulla due eventi per motivi pubblici di sicurezza, Salvini ne organizza un altro, non privo di rischi. Crosetto evita ogni commento diretto, ma intervenendo a Porta a Porta dice: «C’è il timore che basti una scintilla, un avvenimento, un’immagine che faccia esplodere le piazze arabe. Se l’ideologia riparte poi basta poco per un attentato». L’altro vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo aver risposto a un question time alla Camera, percorre il Transatlantico con una posizione nette: «Forza Italia non parteciperà ad alcuna manifestazione di questo tipo». Il capo della Farnesina, che domani sarà a Tunisi, predica prudenza e non può vedere di buon occhio iniziative di questo tipo. […] Lontano dai microfoni, nel partito della premier l’imbarazzo lascia spazio a una certa indignazione. La manifestazione contro l’Islam radicale di Milano lanciata da Salvini appare, infatti, come un ennesimo tentativo di rubare consensi a destra, in un momento molto delicato. Viene notata infatti, l’enfasi con la quale Salvini ha presentato la sua iniziativa, con una vera e propria offensiva mediatica: prima un’intervista al Tg1, martedì sera, e poi, ieri, con dei colloqui pubblicati da vari giornali: «A Milano – ha spiegato il leader della Lega parlando con Libero – chiameremo a raccolta la maggioranza pacifica silenziosa non più disposta a vivere nella paura. Ci sarà la maggioranza amica della libertà e dei diritti. Indisponibile a cedere altro spazio a fanatici ed estremisti islamici che purtroppo sono presenti in tantissime nostra città». «Ci sarà la maggioranza», ma non quella di governo.