ALARICO DISARCIONATO DAL MINISTERO…..SOLO LEGGENDA
Non poteva che finire con la sconfessione del soprintendente in carica che, incautamente, si era lasciato convincere dal sindaco Occhiuto che la ricerca del tesoro di Alarico era una cosa seria che andava sostenuta. Archeologi e storici di livello internazionale, nell’apprendere della insostenibile iniziativa, si sono rivolti al ministro Franceschini perché intervenisse a non coinvolgere una articolazione del ministero.cioè la soprintendenza, in una messinscena finalizzata a sostenere storicamente ciò che storicamente non è. Alarico e il suo tesoro restano leggenda e come tale vanno trattati. La leggenda,anzi, può essere arricchita di altri fantasiosi dettagli che nessuno potrebbe contestare, appunto perché leggenda. Resta il” monumento” di Alarico a cavallo sistemato alla confluenza dei due storici fiumi e può bastare. A turisti e scolaresche può bastare la leggenda. Se, invece, vogliono conoscere la storia di Cosenza, quella vera, i riferimenti e i riscontri documentati non mancano certo. Ora il sindaco Occhiuto ha la possibilità di fare una dignitosa marcia indietro facendosene una ragione.L’immagine riflessa dalla storia della città va rispettata perché ogni cosentino,di generazione in generazione,è chiamato ad esserne rigoroso custode.I 7 milioni preventivati per la caccia al tesoro e il museo di riferimento possono avere una più dignitosa destinazione.