AUTONOMIA: CALDEROLI,FONDI CI SONO MA NON PER SCAMBIO VOTI
(ANSA) – “Le risorse, anche per il Sud, ci sono e ce ne saranno, bisogna spenderle bene e non usarle per ottenere un voto in cambio di qualcosa e far partire i territori tutti dalla stessa linea di partenza”. L’ha detto il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, nel suo intervento in Aula durante la discussione sulla riforma dell’autonomia differenziata in corso al Senato. “Di risorse ne girano e ballano pure parecchie – ha continuato Calderoli – Nel settennato 2014-2020 di 126 miliardi, 33 sono stati spesi e e 83 rimasti nel cassetto. Riguardo a quelle risorse per chi non lo sapesse, quelle dei fondi nazionali prevedono che l’80 sia destinato al sud, di quelle europee il 70%. Quindi le risorse ci sono e ci saranno. Bisogna usarle, spenderle bene e non usarle per ottenere un voto in cambio di qualcosa ma per realizzare opere infrastrutturali e per far partire tutti dalla stessa linea di partenza”. E ha concluso: “Ci dicono che ci vogliono i soldi, tanti 50, 100 miliardi… chi offre di più? Come dice il professor Cassese per avere la possibilità di finanziare qualcosa bisogna prima definire i diritti civili e sociali e stabilire il livello essenziale, cosa che abbiamo già fatto. Ora stiamo realizzando costi e fabbisogni standard. Quando avremo finito per ogni regione la somma darà la necessità delle risorse da usare”.
AUTONOMIA: CALDEROLI,DDL SPACCA ITALIA?NO,ATTUA COSTITUZIONE
(ANSA) – “Io ho cercato di attuare la Costituzione rispetto a quello che c’è e c’era. Quando mi viene detto che il mio è un ddl ‘spacca Italia’ io dico guardate che l’autonomia differenziata non è nel mio disegno di legge ma è dentro la Costituzione che avete fatto voi”. L’ha detto il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, riferendosi alle opposizioni nel suo intervento in Aula durante la discussione sulla riforma dell’autonomia differenziata in corso al Senato.
CALDEROLI, NESSUN BARATTO TRA PREMIERATO E AUTONOMIA
(ANSA) – “Nessun baratto tra premierato e autonomia perché forse avete la memoria corta: nel 2005 la riforma chiamata ‘devolution’ aveva al suo interno il premierato, fu votata allora da tutto il centrodestra e bocciata dal referendum ma la nostra volontà sul premierato era già chiara e già votata”. Così il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, riferendosi alle opposizioni che hanno definito l’autonomia differenziata un ‘barattellum’ rispetto alla riforma del premierato. Calderoli l’ha detto nel suo lungo intervento in Aula, al Senato, durante la discussione sull’autonomia differenziata.
AUTONOMIA: CALDEROLI,ABBIAMO DEFINITO I LEP,MAI PRIMA IN 22 ANNI
(ANSA) – “Dicono che io voglio incrementare i divari nel paese, sono 8 mesi che chiedo che mi dicano articolo, comma e riga dove c’è questo peggioramento e incremento dei divari. Io credo che aver preso in mano la questione dei Lep su cui, a parte la definizione, nessuno sa cosa siano perché nessuno l’ha mai definiti. Noi li abbiamo definiti in questa legge e nella legge di bilancio e ringrazio il professor Cassese che ha avuto l’ingrato compito, da maggio a ottobre, e che ci ha detto quali delle 23 materie sono riferibili a diritti civili e sociali e quali no e ha stabilito per ciascuna il livello essenziale di prestazione per singole funzioni, quindi grazie al professore. Sono passati 22 anni e, tranne che chiacchiere, io di cose scritte non ne ho mai viste”. Così il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, nel suo intervento in Aula sulla riforma dell’autonomia differenziata in corso al Senato
ACCORDO SULL’AUTONOMIA, MA AL RIBASSO. FDI ANNACQUA LA RIFORMA DELLA LEGA
Estratto dell’articolo di Giovanna Casadio per “la Repubblica”
Sull’autonomia c’è l’accordo nella maggioranza, ma ha un sapore amaro per la Lega, che è costretta ad accettare le condizioni poste da Fratelli d’Italia. Roberto Calderoli, il ministro dell’Autonomia, sorvola sulle zeppe piazzate dai meloniani e che rischiano di fare andare fuori strada il “federalismo à la carte” dei leghisti. Si limita a dire: «Il trenino delle riforme mi pare che vada. Siamo a un pezzo dell’autonomia differenziata, c’è anche il premierato all’esame della commissione Affari costituzionali». A riprova che la riforma che tanto sta a cuore a Giorgia Meloni, il premierato, e quella su cui Matteo Salvini si gioca il tutto per tutto — l’autonomia — si tengono. Stanno procedendo insieme: il premierato discusso in commissione da ieri, l’autonomia al voto dell’aula di Palazzo Madama per poi passare velocemente alla Camera e diventare legge prima delle europee. La corsa è iniziata. […] I leader di Pd, M5Stelle e Avs con un gruppo di parlamentari vanno ieri sera in piazza a Roma a manifestare con i “No Autonomia”, la rete di associazioni, sindaci, cittadini che hanno fatto partire un tam tam. Annunciano battaglia e il referendum abrogativo, se il federalismo leghista diventerà legge. […] A Palazzo Madama FdI l’ha spuntata su un punto importante. Nessuna delle 23 materie devolvibili sarà affidata alle Regioni che ne faranno richiesta, se prima non sono stabiliti i Livelli essenziali di prestazioni (Lep) su tutto il territorio nazionale. «Non ci saranno cittadini di serie A e di serie B», assicura il presidente della commissione Affari costituzionali, il meloniano Alberto Balboni, il vero “marcatore” di Calderoli. Tenta così di respingere i “j’accuse” delle opposizioni di «spaccare l’Italia», di creare un «Paese delle piccole Patrie sclerotizzando le disuguaglianze» e accentuandole. FdI è molto sensibile all’argomento del Sud massacrato dall’autonomia, perché proprio nel Meridione ha la sua roccaforte elettorale. Ma dove trovare le risorse per i Lep resta il rebus. […] Marcello Pera […] si lascia andare a una battuta fuori dall’aula: «Siamo alle grida manzoniane. Si troveranno mai i soldi per tutto questo?». L’ultimo tentativo di fermare in Parlamento l’autonomia sono le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni. Niente da fare. Sono bocciate. Stamani via al voto degli emendamenti, che sono 336. Tra questi c’è appunto l’emendamento-cacciavite dei meloniani. A sottoscriverlo sono Andrea De Priamo, Marco Lisei e Domenica Spinelli. Punta a rendere concreta la sbandierata unità e coesione del Paese, prevedendo «risorse che assicurino i medesimi livelli essenziali delle prestazioni sull’intero territorio nazionale al fine di scongiurare disparità di trattamento tra Regioni». Però ancora si attendeva ieri sera il parere della commissione Bilancio su questa modifica […] Calderoli si mostra sicuro: «Abbiamo fatto delle limature». Già giovedì o al massimo martedì prossimo, il Senato darà il via libera.