Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”
“Forte e fiera”. Lo slogan […] campeggia un po’ ovunque in giro per l’isola. Sui manifesti, sui cartelloni, sui bus, sui banner pubblicitari. Vicino al claim c’è il volto – di profilo – di Giorgia Meloni. Che tra le altre cose ha anche origini sarde da parte paterna […]. “Forte e fiera” è il gioco trovato da Fratelli d’Italia riferito alla Sardegna al voto domenica. Meloni ci mette la faccia, il suo candidato Paolo Truzzu molto meno. Per Meloni è un test su di sé. Ed è subito: deo soe Giorgia. Senza badare a spese, la presidente del Consiglio ha dato mandato al suo uomo macchina Giovanni Donzelli di costruire questo scampolo di campagna elettorale in chiave nazionale. La candidatura di Truzzu è stato un parto cesareo, come si sa. Il governatore uscente Solinas si è sfilato all’ultimo, dopo l’ennesima resa di Matteo Salvini e sotto i colpi di un’inchiesta. Meloni domani pomeriggio sarà a Cagliari con tutti i leader del centrodestra: un comizio mordi e fuggi, al punto che è in forse anche l’incontro richiesto dai pastori. L’ipotesi di un ko […] potrebbe avere una serie di conseguenze. Essendo una competizione locale, con tante liste civiche e sensibilità territoriali in campo, in Via della Scrofa già sanno che sarà impossibile o quasi ripetere la media delle politiche, cioè il 26 per cento. E c’è anche la forte convinzione che il Carroccio […] potrebbe veramente andare male, dimezzando i consensi nazionali. Ma queste dinamiche vengono superate dall’ordalia di domenica: se vince Todde si aprono scenari ed effetti da calibrare, se sarà Truzzu governatore, la resa dei conti al massimo sarà nel partito di Salvini. […] Il sindaco di Cagliari, che punta a diventare governatore, finora sembra nascondersi davanti all’opinione pubblica. Trux – come recita il tatuaggio fascistoide che ha sul braccio – finora ha rifiutato gran parte dei faccia a faccia con gli altri candidati e soprattutto con Todde […]. […] Meloni in questi due giorni lavora per smussare gli angoli di Salvini. Per evitare insomma che il comizio dei big sia accompagnato da maliziose didascalie sul centrodestra disunito. Il tutto accade mentre […] continua il dibattito in maggioranza sul terzo mandato […] Giovedì il voto in Senato, il giorno dopo cioè del comizio sardo di deo soe Giorgia.