Ma eravamo fermi a quell’annuncio che, in caso di primarie, Guccione avrebbe contrastato con la propria candidatura quella di Oliverio.Una sorta di resa dei conti finale a conclusione di quasi cinque anni di opposizione dura e costante.Non è nemmeno il caso di interrogarsi sulle ragioni che hanno portato Guccione all’endorsement , appena accennato, verso Oliverio perché è nella logica delle cose accadute durante la scalata di Zingaretti alla segreteria nazionale del PD. (Nella foto: Carlo Guccione)
LA RELAZIONE DI FINE MANDATO DEL SINDACO DI RENDE MARCELLO MANNA
VIENE TRASMESSA ALLE ORE 15,00 18,00 19,30 23,00
SU CAM TELE 3 CANALE 114
Principe dovrà vedersela col sindaco uscente e, forse, con Mimmo Talarico se “ Attiva Rende”concretizzerà alleanze più solide di quelle fatte intravedere fino ad oggi. Per Marcello Manna la candidatura di Principe implica una totale revisione della impostazione che stava dando alla sua candidatura. Avere Principe come antagonista cambia molte cose e il suo “laboratorio” da solo non può bastare. (Nella foto:Sandro Principe )
Castrolibero ha una storia ambientalista che gli altri comuni non possono vantare e genera stupore dover constatare la mancata valorizzazione del torrente Campagnano nel tratto che lambisce il territorio di Castrolibero e che potremmo definire il fiume dell’area urbana poiché vi insistono oltre Castrolibero i confini di Cosenza,Rende e Mendicino. (Nella foto: l’acqua limpida nel tratto di fiume che lambisce Castrolibero )
La migrazione sanitaria di calabresi che vanno a curarsi negli ospedali del centro-nord è ragguagliabile,in termini di costi, a oltre 300 milioni di euro. In pratica gli ospedali del nord funzionano e incassano alla grande grazie ai flussi di pazienti che dal sud “scappano” al nord ,con grandi sacrifici, perché la salute non si può affidare a strutture che la politica ha ridotto a livelli da quarto mondo, a cominciare dai pronto-soccorso. Più si è speso e più la situazione è peggiorata.
Di Maio è contento del risultato e fa finta di non cogliere che mentre il M5Stelle scende, rispetto alle urne del 2018, la Lega sale ed ha quasi raddoppiato i consensi raggiungendo,almeno nei sondaggi,il 34 per cento.Il che fa dire a Luigi De Magistris,sindaco di Napoli, che Di Maio può attribuirsi il capolavoro di aver precipitato il M5Stelle al 20 per cento e fatto salire Matteo Salvini al doppio di quanto ottenuto nelle politiche 2018.
A livello regionale, prima che i cinesi arrivassero, ne hanno parlato Orlandino Greco, consigliere regionanle e leader di Italia del Meridione e Saverio Zavettieri con un intervento sui social. Per tutti gli altri, parlamentari, consiglieri regionali, membri del governo regionale con Oliverio in testa, encefalogramma piatto. Si stavano occupando di altro, di come essere rieletti, con chi candidarsi, come spolpare quanto rimasto della spesa pubblica, dei fondi europei, degli aiuti alle fasce più deboli per alimentare le clientele elettorali.
Ora ci si chiede chi sarà il candidato di Sandro Principe se, come lui asserisce, non pensa proprio a una sua diretta candidatura.Si fa il nome di Alessandro De Rango, in pratica un suo figlioccio per averlo visto crescere nella lunghissima frequentazione col padre Raffaele De Rango, altra figura storica e di primo piano della politica rendese. (Nella foto: Alessandro De Rango )
Un punto di forza dell’intervento di Orlandino Greco è stata la selezione delle classi dirigenti, storico dramma della rappresentanza politica meridionale al di là di oscillante fra notabili e feudatari di partito ogni criterio di competenza e di cultura di governo. La qualità e l’affidabilità delle classi dirigenti meridionali resta per Orlandino Greco il problema cruciale dei drammi e delle arretratezze del meridione.Non è mancata poi l’analisi dello scenario economico nazionale nel differenziale nord-sud proiettato su servizi, welfare, strade,treni,scuole,investimenti,reddito,diritti,salute,qualità della vita. ( Nella foto : Orlandino Greco )
La sindacatura prende l’avvio senza scosse nella maggioranza, una volta concordata la spartizione degli assessorati e delle deleghe.Il rapporto più difficile è con la rappresentanza del gruppo Gentile che non intende limitarsi ad un ruolo gregario e ancillare. Vuole contare sulle scelte e sulle decisioni e vuole contare sulle nomine e gli incarichi dirigenziali. (Nella foto: il sindaco uscente Marcello Manna e Antonio Gentile )
E’ con Sandro Principe che Rende compie il salto non solo urbanistico , dotandosi di funzioni che il capoluogo non ha, come l’area industriale, ma soprattutto legando la città con tutte le sue funzioni all’ università. Senza diventare città universitaria in senso stretto, Rende si arricchisce di una presenza studentesca e accademica di cui non si è sempre compreso il valore aggiunto all’immagine della città. ( Nella foto:il castello di Rende )
Urge allora, se non si vuol dare per vinta “a tavolino” la partita al centrodestra, guardare altrove, nella linea “inclusiva” del nuovo segretario nazionale, scegliendo una personalità fuori dal notabilato di partito e, soprattutto, che non sia in nessun modo compromessa con i fallimenti accumulati ,dal PD e dal governo regionale, nelle consultazioni elettorali degli ultimi anni che hanno portato il PD a percentuali disastrose. ( Nella foto: Anna Falcone )