Attualmente sono in ventilazione assistita ma da qui a un paio di giorni, se mantengono il livello di respirazione attuale, potranno essere trasferiti in reparto. “E’ un’ottima notizia – commenta Montesarchio – erano in condizioni molto gravi, in rianimazione, intubati con una polmonite a evoluzione pessima e con prognosi riservata”. I due erano in pericolo di vita e invece hanno reagito molto bene al farmaco. Sono in tutto 20 i pazienti trattati al Cotugno di Napoli con il Tocilizumab: i due estubati oggi erano tra i primi su cui era iniziato il trattamento. (Nella foto l’equipe del Cotugno)
Non vogliamo suggerire nulla ma qualche misura più convincente e persuasiva andrebbe adottata anche se, per riuscirci, bisogna ricorrere all’esercito.Non è la libertà di opinione e di pensiero a essere messa in discussione ma la libertà di fare del proprio corpo un veicolo di infezione e di morte.Chi riceve dallo Stato un indennizzo per aver lasciato il lavoro, chiuso il negozio ,il bar o il ristorante, non può essere sorpreso a circolare per strada se non per i previsti casi di eccezionalità.E invece è accaduto, al nord. Un tale, che ha chiuso il ristorante, se ne andava in giro,mano nella mano, con la fidanzata.Avrà ugualmente l’aiuto dello Stato.
Cosa dire di chi ha organizzato feste, assembramenti di varia natura, appuntamenti al bar, spostamenti senza controllo ignorando deliberatamente indicazioni e disposizioni ? Perché la libertà di andare per strada è diventata libertà di contagiare ? Perché si è lasciato troppo a lungo alla valutazione dei governi regionali la pericolosità della situazione là dove la Costituzione prevede che in caso di epidemia le decisioni sono del governo nazionale? E perché mai si è lasciata al cittadino italiano la discrezionalità, in assenza di sanzioni, di trasmettere il contagio? In Cina pare che il trasgressore delle disposizioni emanate rischiasse 5 anni di carcere mentre in Italia sarà tutta da verificare l’efficacia delle sanzioni disposte tardivamente. ( Nella foto il presidente cinese Xi-Jinping )
Sono dovuta restare in Ospedale nel reparto di malattie infettive, senza alcuna assistenza. Non mi hanno fatto alcun tampone. Il giorno dopo, non potendo rientrare a casa, sono stata ospite del medico di famiglia, come me in auto quarantena. Ci fanno fatto il tampone solo nel pomeriggio. Stamattina ho appreso dal tg3 che sono positiva al coronavirus. Nessun sanitario mi ha contattato. Le grida dei vicini e degli abitanti del palazzo mi hanno costretto ad abbandonare la casa del medico di famiglia che mi ospitava. Sono rimasta sola a piangere nella mia macchina davanti al porto di CZ Lido finché la polizia non mi ha scortato a casa mia, dove sono rinchiusa senza alcuna assistenza.
UNICAL : PEGGIO DEL VIRUS L’INCOSCIENZA E L’IRRESPONSABILITA’…..
Vorremmo che non fosse vero, che fosse una foto falsa da riferire ad altri tempi e ad altra situazione ma, a quanto pare, è una foto che ritrae la realtà all’UNICAL.
Sospese le lezioni in aula, sostituite con quelle a distanza via internet per evitare situazioni di contagio, ecco come hanno risposto gli studenti di un corso di laurea accalcandosi nei pressi dell’aula.Siamo all’università non a una scuola elementare, fuori controllo, con bambini inconsapevoli.
Se studenti universitari non hanno capito come avviene il contagio o, peggio,pur sapendolo si comportano così, non basterebbero gli stadi trasformati in ospedali da campo per fronteggiare la diffusione del virus.
Se si procede così, predisponiamoci al peggio.Intervenga chi ha il compito di impedire assembramenti prima di dovercene pentire amaramente.( Nella foto l’assembramento di studenti all’esterno dell’aula)
Nessuno,ad oggi, ha chiesto conto alle bande di potere che hanno occupato gli ospedali e le ASP trasformandoli in serbatoi elettorali, mortificando e umiliando la competenza e la professionalità dei medici non asserviti alla politica, a vantaggio di modeste figure in carriera con l’unico merito di una appartenenza politica che ha subordinato il diritto alla salute del cittadino agli interessi elettorali del partito e dei suoi feudatari.
Ci hanno mostrato città deserte, piazze desolate,strade spettrali, scuole,università,cinema,musei, discoteche, fabbriche,uffici chiusi.Negozi,ristoranti e bar deserti. Farmacie e ferramenta svuotate delle “mascherine”, per altro inutili se non specifiche (FFP3) e se non usate correttamente. Alberghi con le prenotazioni annullate,il turismo a picco , l’isolamento internazionale perché gli italiani ritenuti portatori di contagio, la borsa che in un solo giorno perde 30 miliardi e le prime avvisaglie del collasso dell’intera economia nazionale, con maggiore incidenza nelle realtà contagiate di Lombardia e Veneto.
Prima, però, è bene capire che tutto è avvenuto nel silenzio generale, ogni anno con qualche miliardino in più dal 2001 a oggi. Il giochetto delle tre carte dei costi standard, della spesa storica e dei fabbisogni fa sì che il ricco è sempre più ricco e il povero è sempre più povero. Mette a nudo un’abilità e una destrezza che si vuole appartengano al “mito” di Forcella, nel cuore di Napoli, ma che invece hanno evidentemente attecchito al di sotto delle Alpi, prima a Pontida poi a Varese, e consentono ai ricchi di continuare ad arricchirsi con i soldi dei poveri attraverso il trucchetto della crescita della spesa storica.
A riprova dell’inesistenza, di fronte a queste emergenze, di efficaci visioni e di strategie operative adeguate, giungono poi alcune decisioni davvero incomprensibili. Difatti, siamo rimasti sconcertati quando abbiamo saputo che il management dell’Azienda ospedaliera di Cosenza ha rinunciato, di fatto senza motivazioni plausibili, all’opportunità di un reale aggiornamento tecnologico attraverso il finanziamento di 10 milioni di euro, che avrebbe permesso l’acquisto di molte nuove attrezzature (come il robot “Da Vinci”, assolutamente indispensabile per mantenere a un livello di qualità le nostre chirurgie; una seconda PET; un nuovo agiografo digitalizzato)
Dicevamo che Renzi ha posto 4 punti. «Non chiediamo – ha detto – nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee. Noi abbiamo messo sul tavolo 4 grandi temi: sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia; eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona; lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista; cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo».
Jole Santelli, che non è nata ieri e che la sua formazione politica l’ha sviluppata a contatto dei livelli più alti dell’establishment nazionale, con la scelta di governare la Calabria da Roma ,tre giorni la settimana, dalla sede regionale di rappresentanza, ha fatto intendere che non si lascerà logorare ai “tavoli” delle trattative calabresi dove si sa quali sono gli interessi in gioco,chi sono i “pupi” e chi sono i “pupari”( Nella foto la copertina dedicata da “Time” a Sandra Savaglio )
Viene difficile pensare che, a cominciare dai proprietari dei terreni inquinati, a nessuno sia venuto il sospetto che la schiuma galleggiante sulle acque del Mucone potesse avere origini dolose ed effetti inquinanti. Risulta,invece, che non sono mancate le segnalazioni e le denunce che,però, sarebbero cadute nel vuoto.Ora sarà la magistratura a individuare le responsabilità, le complicità e le omissioni affidandone il compito a carabinieri,polizia giudiziaria e guardia di finanza.( Nella foto l’inquinamento di un fiume )