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LA CORTE BOCCIA IL REFERENDUM LEGHISTA… DETERMINANTI LE ARGOMENTAZIONI DI PAOLINI E BESOSTRI…

In gioco erano 3 leggi:quella vigente, quella maggioritaria voluta col referendum e quella che,  stabilendo il taglio di un terzo dei parlamentari, richiede la ridefinizione dei collegi elettorali. L’eccesso manipolativo consiste nell’aver inserito nella legge maggioritaria la delega al governo per la definizione geografica dei nuovi collegi elettorali. Sta di fatto che in attesa di definire i collegi il Paese sarebbe rimasto senza legge elettorale, poiché quella vigente diventava abrogabile ,quella maggioritaria doveva affrontare il referendum e quella del taglio dei parlamentari era subordinata alla definizione dei collegi elettorali. Da qui l’eccesso manipolativo che ha portato alla bocciatura. ( Nella foto l’avv.Enzo Paolini )

REGIONALI: COMUNQUE VADA SARA’ PEGGIO…

Sta di fatto che la scelta dei candidati al consiglio regionale non è avvenuta sulla base della adeguatezza alle responsabilità da assumere e delle competenze necessarie . Non può bastare – anche se è certamente un elemento da non trascurare- essere onesti e non avere precedenti imbarazzanti.
La questione morale, per quanto rilevante, non esclude la conoscenza del territorio, delle sue potenzialità, delle dinamiche produttive e delle interdipendenze con i vari settori. Sanità, trasporti, gestione rifiuti, turismo, agricoltura, industria, servizi in generale, fondi europei sono il campo azione di un governo regionale che non può prescindere dai livelli di competenza della giunta e del consiglio. (Nella foto: Antonio Albanese nel personaggio di Cetto Laqualunque )

LA CAMPAGNA ELETTORALE E LE FORME DELLA POLITICA….

A questo si aggiunga che la campagna elettorale in corso è prevalentemente al “chiuso” e si tiene lontana dalle piazze. Basta avere la possibilità di riempire un cinema, un teatro,un auditorium, una sala con truppe di appartenenza e, a parte gli addetti ai lavori, il pubblico vero,  quello cioè che non è schierato e vuole informarsi, solitamente non risponde. Ci si faccia caso,per lo più è tappezzeria.  La piazza è uno spazio aperto e libero accessibile a chiunque. Il teatro, la sala è uno spazio costruito, identitario,differente dalla piazza.                                                  

BAGNO DI FOLLA PER PIPPO CALLIPO A COSENZA….

Pippo Callipo non parla il politichese,il suo linguaggio e’ semplice e diretto, i problemi li inquadra nella loro essenzialità perché tutti possano capire come interagiscono sulle condizioni di vita dei calabresi. Lotta alla corruzione, alle lobies che in combutta con la malapolitica infestano le istituzioni di governo per mettere le mani sulla spesa pubblica, lotta alla mafia con la lupara e a quella con la penna, superpagata, responsabile di farraginose procedure che frenano lo sviluppo e scoraggiano l’attività di impresa, una burocrazia di per sé improduttiva anche perché professionalmente inadeguata ai ruoli ricoperti.

LIBIA. CON HAFTAR E AL SARRAJ UN PASTICCIO TUTTO ITALIANO….

Ora non bisogna essere esperti di protocolli diplomatici per capire che due nemici che si bombardano a vicenda non possono essere convocati nello stesso giorno e nello stesso luogo.Un errore macroscopico, una forzatura che sfugge ad ogni logica diplomatica.Un errore così imbarazzante di fronte alle cancellerie internazionali che, evidentemente, deve avere una sua spiegazione che qualcuno ha avanzato.

LA “TONNARA” DELLE CANDIDATURE REGIONALI….

A proposito di “storia personale”, considerata patrimonio politico da non sprecare, quella di Mario Oliverio è la storia di un tradimento che appartiene ai suoi comportamenti personali  certamente anche non estranei alla storia del suo partito. Oliverio da una parte trattava con i vertici del partito per un compromesso onorevole, ovvero una via d’uscita per poter ritirare la candidatura. Dall’altra stampava manifesti elettorali , tre metri per due, con la sua immagine  a “presidente”, apriva la segreteria elettorale a Lamezia e, soprattutto, teneva legati i suoi alleati di centrosinistra con riunioni continue , fino alla firma degli accordi sulle candidature nelle liste. (Nella foto la mattanza della tonnara )

MATTEO SALVINI E LA “BESTIA”

Durante i cinque mesi di campagna elettorale per le Europee del 26 maggio, su Facebook, definito l’ammiraglia del Capitano: 17 post al giorno; 60,8 milioni di interazioni (che vuol dire like, commenti, condivisioni); 40 milioni di like e oltre 5 milioni di ore di video visualizzati. Risultato delle elezioni: Lega primo partito con il 34%. Da giugno i ritmi sono un po’ più lenti ma continua a crescere: i like sui post hanno raggiunto i 52 milioni, 11,5 milioni le condivisioni. Oggi i fan su Facebook sono oltre 3,8 milioni, su Instagram 1,8, su Twitter 1,2. ( Nella foto: Luca Morisi)

MAX BLITZ ANTIMAFIA: FORSE 400  INQUISITI E OLTRE 300 ARRESTI SONO TROPPI …

Bisogna ora occupare gli spazi liberati dalla criminalità- spiega-Gratteri – e costruire nella legalità occasioni di crescita , di lavoro e di futuro per i giovani  calabresi costretti a costruirsi una vita altrove. Forse Gratteri, da magistrato , fa una incursione nel campo della politica ma è anche vero che un’operazione antimafia così spettacolare, se non collocata in una prospettiva di liberazione della Calabria dalla mafia e dai suoi complici nel malaffare,  rischierebbe soltanto di criminalizzare ulteriormente una regione e una comunità che già non gode di buona fama. Bisogna dare credito a Nicola Gratteri sulla base della sua competenza e della sua  lunga esperienza che ne fanno uno degli esperti di mafia  maggiormente considerati e apprezzati  all’estero.( Nella foto il procuratore antimafia Nicola Gratteri )

I LADRI IN BANCA- I MARPIONI CHE PRENDONO E QUELLI CHE DANNO SENZA MAI PAGARE PEGNO….

Con la Banca Popolare di Bari , in mano da decenni a una dinastia familiare che ha occupato i vertici gestionali della banca, emergono particolari che lasciano allibiti. Una intercettazione  “pirata” di una conversazione fra alti dirigenti della banca, rivela che tutti sapevano, che i bilanci delle filiali erano taroccati ma che non c’era da preoccuparsi perché interessi “ altissimi” da proteggere escludevano il verificarsi del commissariamento. Quanto in alto si dovrebbe andare per capire in testa a chi fossero gli interessi non è dato sapere ma, a quanto pare, salendo salendo, ci si imbatte in inspiegabili negligenze diegli uomini di Bankitalia.

“PERSONE PULITE E TRASPARENTI ” NELLE LISTE DI CALLIPO…

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L’mpegno nel nome dei calabresi onesti«Ogni giorno i cittadini calabresi, oltre a dover lottare per vedere riconosciuti i loro diritti, assistono a inchieste e arresti che svelano quanto l’illegalità si sia radicata fino a farsi sistema nel cuore delle istituzioni. A questi cittadini dobbiamo delle risposte e proprio per loro ho deciso di lanciarmi nella missione di rivoluzionare la Regione».

SARA’ UNA SPORCA CAMPAGNA ELETTORALE

E così i candidati diventano quattro con relativi sponsor. Occhiuto è sostenuto dalla Carfagna che è in “exit strategy” da Forza Italia con 30-40 parlamentari che non ne vogliono sapere di confluire nella Lega di Salvini dopo il congresso che terrà a battesimo la nuova Lega tutta salviniana. Jole Santelli è la candidata di Berlusconi il quale ha ceduto alle pressioni di Salvini il quale, non potendo indicare un suo candidato, trama per fare emergere Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, che da tempo intrattiene rapporti di sponsorizzazione con esponenti salviniani. L’ipotesi più accreditata è che la Carfagna, già delusa per esserle stato preferito Caldoro in Campania, approfitterà del “caso Occhiuto” per rompere con Berlusconi e lanciare nell’agone politico l’associazione  “Voce Libera” cui ha dato vita in attesa di lasciare Forza Italia.Se così sarà Occhiuto dovrà vedersela con la Santelli , con Callipo, con Aiello e Tansi e quasi certamente con Oliverio che, alla fine,correrà in proprio fuori dal PD e contro il PD. Wanda Ferro abbiamo detto è stata già allertata e scalda i muscoli. ( Nella foto Mara Carfagna )

IL POTERE CHE LOGORA CHI HA PAURA  DI  PERDERLO…

Ci sono i sindaci che hanno ottenuto finanziamenti e ai quali ne sono stati promessi altri.Ci sono i funzionari di partito o comunque esponenti del PD che sono entrati a frotte nelle “strutture” di supporto al consiglio e alla giunta con compensi “di lotta e di governo”, considerato il duplice ruolo di segretario di federazione o di circolo e di dipendente regionale senza obbligo di firma. Poi ci sono i “prenditori” di fondi europei e di finanziamenti regionali che , a stare sul mercato con le proprie gambe e capacità, non durerebbero un mese. (Nella foto Mario Oliverio )