Categoria: Parlamento

GUARDIE E LADRI IN SANITA’: OVVERO CI DICONO DEI LADRI MA LE GUARDIE CHE FANNO?

Sappiamo, come tutti gli italiani, che nella sanità privata si muovono tanti soldi, e talvolta in maniera illegale, criminale.
E dunque fa bene il Governo a mandare gente che indaghi e colpisca duro.-
Ma perché mettere un poliziotto, un generale dell’arma o della GDF a governare il servizio sanitario? Perché deve scovare i criminali, ovvio.
Ma questo lo fanno le Questure e le Procure, non deve farlo il Commissario alla Sanità o la politica.

di Enzo Paolini

SANITA’ – Facciamo i nomi dei responsabili del disastro

Non ho prove per dire che dietro a questo ci sia il malaffare ma certo c’è negligenza e indifferenza, anzi disprezzo per i cittadini calabresi e per le risorse pubbliche.
E questa gravissima responsabilità ha nomi e cognomi ed io li conosco: Mario Oliverio, Massimo Scura, Saverio Cotticelli, Francesco Bevere, Guido Longo, Giacomino Brancati, e tanti che occupano le stanze di Palazzo Santelli e resistono all’insegna del “cosa-mi-importa-tanto-non-sono-soldi-miei”.-
(Nella foto Enzo Paolini Presidente AIOP)

LETTERA APERTA AL NUOVO SEGRETARIO DEL PD, ENRICO LETTA – “BASTA CON IL PARTITO DEL POTERE E DELLE ZTL!” PER UN “DEM NEW DEAL”. A PARTIRE DAL SUD.

Ha perfettamente ragione, Segretario: BASTA! E rilancio: inizi dalla Calabria! Dove il potere di certi “rais” locali ha desertificato i partiti, azzerato dignità e diritti delle persone, annullato la partecipazione democratica e compromesso la fiducia dei calabresi nei partiti e nelle istituzioni. Non glielo chiedo io, ma l’elettorato progressista calabrese che li ha già bocciati alle urne e respinti con un astensionismo record alle ultime elezioni regionali: non li vuole più nessuno, non li vota (né li voterebbe) più nessuno.

Anna Falcone
Calabrese libera

LA SOLITUDINE DEGLI ULTIMI…..

di Sabrina Barresi (Fonte: Il Quotidiano del Sud )

Tra diseguaglianze quotidiane e visionarie opportunità. In Calabria anche i vaccini seguono la strada del mal costume. Ultimi nelle somministrazioni. Appena 2 giorni addietro: il 58% delle dosi somministrate in Calabria contro il 90% della Valle d’Aosta. Ma non è certo questo genere di classifiche a gettarci nello sconforto. Piuttosto il disorientamento dei medici di famiglia che privi di adeguate indicazioni non riescono a guidare l’agire dei propri assistiti. Anziani sfiniti dall’attesa di una telefonata o di ore di code alle quali talvolta fa seguito “Ritorni, sono ultimati i vaccini”. (Nella foto anziani al vaccino )

UN CALABRESE VALE LA META’ DI UN TRENTIN-SUDTIROLESE ?

8)-Se durante il semestre bianco dovesse venire meno al governo la maggioranza in parlamento quali opzioni si avrebbero?

Dipende se di fatto o in seguito a voto di sfiducia, in tale ultimo caso si deve dimettere e decide il Presidente della Repubblica se rinviarlo alle Camere o indicare un nuovo Presidente del Consiglio. Non può sciogliere le Camere, una decisione che spetta solo al nuovo Capo dello Stato.
Se la sfiducia è data prima del semestre bianco o nuovo incarico o elezioni anticipate, che si possono tenere nel semestre bianco. Se scioglie si applica l’art. 61 Cost., cioè nuove elezioni entro 70 giorni dallo scioglimento, a meno che scoppi una guerra (comb. disp. art. 60 e 61 Cost.).

nella foto il sen. Felice Besostri

IN CALABRIA LA SANITA’ NEL CAOS NON FA PIU’ NOTIZIA….

Gli uffici regionali della sanità, per diretta ammissione degli interessati, riportata  dai giornali virgolettata, hanno riconosciuto di non essere in grado di esercitare alcun controllo perché il dirigente che c’era prima non ha attivato le procedure e realizzato i servizi di controllo ed oggi né si riesce a mettere ordine nel passato né si riesce a gestire il presente. Nessuno dà spiegazioni né dall’interno della giunta che comunque è in carica né dai protagonisti della legislatura precedente e cioè Mario Oliverio e il suo plenipotenziario alla Sanità,Franco Pacenza. Il caos ha più responsabili ma nomi non ne vengono fatti. I nomi non li fanno nemmeno Carlo Guccione,targato PD, e Francesco Sapia, targato 5Stelle…..

Ora l’Italia dimezza al Sud anche i soldi del Recovery

Lo scandalo è tanto grande. E l’occasione per il Sud tanto irripetibile. E le attese tanto ancòra deluse
Quanto di peggio si potesse temere per il Sud. Questo sta avvenendo anche con i soldi del Recovery Fund. L’Europa assegna 209 miliardi all’Italia proprio perché c’è il Sud, altrimenti non sarebbero mai stati tanti. E che fa l’Italia? Gira la maggior parte al solito Nord. Dai poveri ai ricchi. Questo ha rivelato la bozza sull’utilizzo di quei fondi. Secondo l’indicazione dell’Europa, al Sud avrebbe dovuto andare il 70 per cento, ma al Sud invece va non più del 34 per cento. Non solo. Il rischio è che in quel 34 per cento siano compresi i fondi nazionali per la coesione e quelli ordinari europei del 2021-27, cioè quelli che ci sarebbero stati comunque. Una beffa. Tanto da chiedersi perché il Sud continui, nonostante tutto, a dare il suo fondamentale apporto all’Italia per essere trattato in violazione di ogni indicazione della Costituzione e della giustizia.

di  LINO PATRUNO

fonte:   lagazzettadelmezzogiorno.it

Nella foto la copertina del saggio di Marco Esposito sulle ruberie del federalismo fiscale ai danni del Sud )

Intervista ad Anna Falcone

«Se il centrosinistra
non cambia si rischia di
far rivincere la
peggiore destra di
sempre»
Intervista ad Anna Falcone, tra i protagonisti del dibattito politico in
vista delle Regionali. «Occorre mettere in campo una coalizione larga,
unitaria, plurale e rinnovata, in netta discontinuità col passato. Il ruolo
dei movimenti civici è cruciale». «Io candidata? Me lo chiedono in tanti,
compresi molti militanti del Pd, ringrazio per la stima ma non è una
persona sola che può salvare la Calabria, serve anche una squadra»

di Antonio Cantisani

Calabria, chi ha paura di vincere?

Per le regionali in Calabria non si vota più il 14 febbraio ma l’11 aprile, e questa è una buona notizia: la regione, il Cts e il governo si sono resi conto che fare una campagna elettorale e votare con i contagi di nuovo in crescita non era precisamente una buona idea. La nuova data di fatto riapre i giochi finora bloccati sia nel centrodestra, dove Forza Italia rivendica l’esclusiva sul/la candidato/a a presidente ma ancora non ne ha fatto ancora il nome, sia nel centrosinistra, dove il tavolo di confronto per la costruzione di una “coalizione larga” si è impantanato a fine dicembre.

di Ida Dominjanni