Categoria: Politica

REGIONALI :LA CANDIDATURA “ A PERDERE “DELLA VENTURA PARTE DA BINARI PUGLIESI…..

Se per l’attività imprenditoriale può valere il fatturato e la presenza sul mercato per la carica dell’Unicef è legittimo ipotizzare che vi concorrano retrostanti e autorevoli accreditamenti politici unitamente alla benedizione di santa romana madre chiesa che non disdegna di mettere le mani, a parte la tutela dei bambini, nelle vicende terrene contaminate dalla politica.
C’è poi la benedizione laica data alla candidatura di Maria Antonietta da Michele Emiliano, governatore della Puglia che ha già assicurato che verrà in Calabria a tenere comizi a sostegno della candidatura dell’imprenditrice delle strade ferrate.Se si aggiunge che Francesco Boccia, responsabile PD per i rapporti con le regioni e rappresentante della corrente di Emiliano nell’articolazione feudale del potere PD, ci si rende conto che la candidatura non nasce a Paola o a Catanzaro ma a Bisceglie (Barletta), dove pare che la Ventura e Boccia abbiano in comune il luogo di nascita. (Nella foto Maria Antonietta Ventura )

«Il mio nome li ha spaventati, io avrei giocato per vincere…»

Anche perché Ciconte non ha un disegno accademico del potere e al quotidiano “Domani” lo immortala così in Calabria…«Una commistione tra politica, settori dell’economia, pezzi di massoneria e di ‘ndrangheta, che sta condizionando da anni la vita e il futuro di questa regione. Ci sono anche pezzi importanti di società civile legati all’intervento pubblico, quindi alla politica. Penso ad ingegneri, architetti, avvocati, medici, legati al potere politico in modo non trasparente. Ecco perché un nome non basta, tu devi proporre una alternativa, devi scomporre questo sistema di interessi e riaggregare le forze sane attorno ad un progetto di futuro. Cambiando subito l’immagine e la narrazione della Calabria. È tutto mafia, è tutto ‘nduja, peperoncini, sole e mare. No n è così. La Calabria è cambiata, non sono cambiate le classi politiche dirigenti. La Calabria non conta un tubo in Italia perché ha una classe politica screditata.
(Nella foto Enzo Ciconte)

BARUFFE E POTERE: LA BRITANNICA ELEGANZA DI “LORD OLIVERIO”…

Di tutto questo “Lord Oliverio” non fa cenno nella sua britannica eleganza così come non fa cenno alle ritorsioni, agli sgambetti, ai boicottagi che Tanzi dovette fronteggiare per portare avanti il suo programma di bonifica e di rilancio del ruolo della Protezione Civile. Gli veniva persino negato il materiale d’ufficio e nemmeno la richiesta di una scrivania venne soddisfatta.La verità è che Lord Oliverio, come Nicola Irto, si schierò dalla parte di coloro che Tansi combatteva acconsentendo alla fine al disegno di farlo fuori. Al suo posto Jole Santelli si trovò ad ereditare il potentissimo dirigente Pallaria, quello passato alla storia perché,in piena pandemia da coronavirus, richiesto dei ventilatori polmonari per salvare vite umane, rispose candidamente che lui di ventilatori polmonari non sapeva nulla e che conosceva appena quelli per difendersi dal caldo.( Nella foto Mario Oliverio )

UN SINDACO PER UNA COSENZA PROTAGONISTA

Nella città di Telesio ci sono i quartieri e le periferie degradate, condizionabili e da sempre soggette ai ricatti della indigenza ma c’è una borghesia professionale, della pubblica amministrazione, dei settori trainanti dell’economia calabrese che ha dimostrato, soprattutto nei confronti del ceto medio impiegatizio, nell’arco delle consultazioni elettorali che si sono succedute, di avere un ruolo trainante nell’attivazione e nella sollecitazione del consenso. In tempi di populismo rampante può sembrare fuorviante appellarsi alla storia culturale e politica della città ma è da quel ceto intellettuale e professionale che Cosenza ha avuto gli amministratori più illuminati e lungimiranti . Mai come oggi Cosenza ha bisogno di un sindaco non frutto di un compromesso al ribasso fra partiti ma attrezzato di conoscenza, competenza e lungimirante.( Nella foto “Il cardinale “di Manzù)

LA CASALINGA DI VOGHERA E LA RIVOLUZIONE DI DE MAGISTRIS….

Ma se De Magistris decidesse di mantenere la sua candidatura autonoma dai partiti in nome di quella rivoluzione che tale può essere soltanto se orientata a chiudere con la vecchia politica, la partitocrazia consociativa, i feudatari di partito, autoreferenziali e comunque sempre governativi, deve dire cosa farà una volta eletto. Perché, in maggioranza o all’opposizione, destra o sinistra, soprattutto in Calabria, il potere logora chi non ce l’ha e questo spiega la ineludibile denuncia di Nicola Irto quando afferma che pezzi del suo partito hanno intese sottobanco con pezzi del centrodestra. De Magistris,per essere credibile, a parte gli accordi su Napoli, deve spiegare la sua rivoluzione alla casalinga di Voghera che in Calabria diventa la casalinga di Taurianova o di Soveria Mannelli.Non c’è rivoluzione possibile se non si convince quel 50 e passa per cento di elettorato che rimane a casa e non va a votare…( Nella foto Luigi De Magistris )

LA BEFFA DI ZAMBRONE OVVERO SALVINI CANDIDA E SCARICA SPIRLI’…

In verità Matteo Salvini ha fatto pipì controvento, autorizzando l’annuncio della candidatura di Spirlì, perché non aveva messo in conto la reazione di Berlusconi. Per due ragioni di tutta evidenza.La prima è che la scomparsa di Jole Santelli non poteva comportare la perdita della presidenza a suo tempo concordata in favore di Forza Italia e che ha avuto come contropartita candidature, regolarmente incassate da Lega e Fratelli d’Italia, in altre regioni. La seconda ragione sta nell’aver lanciato la candidatura di Spirlì mentre Salvini proponeva a Forza Italia la federazione con la Lega, proposta da molti interpretata in Forza Italia come un tentativo di una vera e propria annessione mentre in Fratelli d’Italia veniva interpretato come espediente, s5tudiato a tavolino, per impedire quel sorpasso tanto temuto che sposterebbe in favore di Giorgia Meloni la premiership del centrodestra in un eventuale governo di centrodestra.

Appello a Letta: non abbandonare la Calabria

Caro Enrico,
anzi scusa… caro Segretario del Pd, non sbagliare in Calabria. Almeno tu non cadere dentro asfittiche discussioni dall’epilogo scontato.

Il centrosinistra, quel che resta del centrosinistra calabrese, sta andando a schiantarsi contro un muro.

Le prossime competizioni rischiano di servire solo agli attuali gruppi dirigenti. Per confermare qualche consigliere regionale, per legittimare qualche commissario extra regionale alle prossime elezioni nazionali, per alimentare scontri tra bande. E, intanto, nessuna parola sulla Calabria. Nessuna prospettiva politica. Nessuna attualizzazione del momento storico.

Nel Paese c’è la pandemia. E a Roma governate addirittura insieme a Salvini. Meglio, la Lega ha deciso di governare insieme a voi. Siete distanti anni luce. Eppure nell’interesse collettivo state insieme per costruire le condizioni per tornare alla normalità. E decidete collegialmente le scelte strategiche e la destinazione delle ingenti risorse nazionali che verranno spese in Italia.

In Calabria invece è come se non ci fosse l’emergenza. Tutti si candidano. Tutti mettono veti. Tutti si comportano come se niente fosse accaduto. Tutti danno per scontato che ci si deve per forza dividere anche a queste storiche elezioni.

Franco Bruno
Presidente associazione culturale NeoMedi ed ex Senatore della Repubblica.

LA CAMPAGNA ELETTORALE E IL DISASTRO DELLA SANITA’…..

Un disastro senza responsabili, almeno fino ad oggi perché, in terra di mafia, omertà e complicità hanno finito per innestarsi stabilmente anche al mondo dei colletti bianchi. Dei mille e più morti per coronavirus non sapremo mai quanti ne avrebbe potuto salvare un servizio sanitario all’altezza delle quotazioni di cui gode, a livello internazionale, un paese come l’Italia.Ci siamo coperti di ridicolo e di dramma agli occhi dell’opinione pubblica nazionale e la domanda che ne scaturiva era come mai i calabresi subissero senza reagire, senza chiedere verità e giustizia. E questo è il punto. Non tutti sanno probabilmente che l’aspettativa di vita in Calabria,relativamente al diritto alla salute, è 10 anni di meno rispetto al nord. ( Nella foto ambulanze durante la pandemia )

GUARDIE E LADRI IN SANITA’: OVVERO CI DICONO DEI LADRI MA LE GUARDIE CHE FANNO?

Sappiamo, come tutti gli italiani, che nella sanità privata si muovono tanti soldi, e talvolta in maniera illegale, criminale.
E dunque fa bene il Governo a mandare gente che indaghi e colpisca duro.-
Ma perché mettere un poliziotto, un generale dell’arma o della GDF a governare il servizio sanitario? Perché deve scovare i criminali, ovvio.
Ma questo lo fanno le Questure e le Procure, non deve farlo il Commissario alla Sanità o la politica.

di Enzo Paolini

DAGLI SCRICCHIOLII NEL GOVERNO…AL CSM…E AI ” SERVIZI”…IN ATTESA DEI MILIARDI DALL’EUROPA

I miliardi in arrivo dall’Europa e un governo a maggioranza larga con scricchiolii crescenti prefigurano uno scenario che non esclude decisioni a sorpresa  e manovre azzardate, soprattutto se si mettono insieme la rappresentanza parlamentare dimezzata dal referendum, la nuova legge elettorale non approvata ed il “semestre bianco”, a partire dal 3 agosto, che impedisce al capo dello Stato lo scioglimento del parlamento.Sullo sfondo c’è la riforma della giustizia come condizione posta dall’Unione Europea per avere accesso ai miliardi promessi e una ministra dalla forte personalità come  Marta Cartabia, già presidente della Corte costituzionale, che ha il compito di elaborare la proposta di riforma. Nella foto Marta Cartabia )

L’ABUSO……IL CONDONO……E L’ILLEGALITA’ DIFFUSA…….

Ciò non toglie che sempre di illegalità si tratta, sia pure distinguendo fra piccoli abusi e palazzi costruiti coprendo i fiumi e manomettendo il territorio, addossando palazzi a palazzi, spesso senza le infrastrutture di servizio.Nel sud interi condomini sono stati costruiti all’insegna dell’abuso.
Accade ora che non solo i grandi abusi ma anche i piccoli debbono fare i conti con i requisiti richiesti per accedere al superbonus e poiché si configura una sorta di abuso di massa ecco che si muove la politica, sempre in cerca di consensi elettorali, che chiede il condono degli abusi commessi per poter attuare anche al sud l’efficientamento energetico e la tutela dell’ambiente. ( Nella foto un “mostro” edilizio )