La crisi del Movimento è però più complessa delle semplificazioni che si leggono sulla stampa.Parte dai vertici e cioè dalla distanza che si è creata fra le posizioni di Grillo e quelle di Casaleggio dietro le quali si vanno schierando deputati e senatori, vecchia guardia e new entry.Non c’è nulla di nuovo in queste dinamiche e non deve sorprendere se il Movimento è proiettato a costituirsi, con gli Stati Generali,in partito.( Nella foto Roberto Fico )
Diventato di pubblico dominio e cavalcato anche in chiave antigovernativa c’è stata una corsa a chiamarsi fuori.Il presidente Conte non sapeva e avrebbe chiesto lumi,Tridico ha tenuto a precisare che non era in suo potere triplicarsi lo stipendio , Di Maio ha fatto il pesce in barile lasciando intendere che il tutto fosse accaduto “a sua insaputa” e Salvini non ha indossato la felpa con su scritto “io non c’ero”.(Nella foto Luigi Di Maio )
Riassunto
Turismo,dunque, per modo di dire, alla calabrese, dopo aver sollecitato entusiasmi per i cortometraggi di Muccino e la nomina di Gianni Minoli alla Film Commission. I calabresi hanno reagito con la stessa indifferenza che ha accompagnato la fino ad oggi inutile nomina di Capitano Ultimo all’ambiente.Insomma dopo aver cazzeggiato col turismo e con l’immagine della Calabria, impegnando milioni di euro a beneficio di organizzazioni del settore collocate e operanti fuori regione, consiglio e giunta sono arrivati a settembre senza aver fatto nulla di serio per il ritorno a scuola e per fronteggiare l’eventuale “seconda ondata” autunnale del corona-virus. (Nella foto l’aula del consiglio regionale)
Ciò che non torna,se di legalità e di rispetto delle norme vogliamo parlare,è la sottrazione abusiva di quote di spiaggia libera a utilizzo e profitto dei gestori dei lidi.
Centinaia di metri di spiaggia, infatti, occupati da carrelli,natanti,gazebo al servizio dei lidi, con servizi di ristorazione al di sotto delle più elementari norme igienico-sanitarie e interrogativi legittimi circa l’utilizzo dell’acqua e degli scarichi fognari.
Rimane la speranza fondata che sarà l’Europa,Merkel in testa, a spiegare al governo di Conte e Bonaccini e ai suoi emissari che per il rilancio dell’Italia è tempo di risolvere lo squilibrio nord-sud, necessario per accendere l’altro “motore” dell’economia italiana,il Mezzogiorno,spento dalle ipocrisie e dalle falsità di una “questione meridionale”che nessun governo nazionale,quale che fosse la connotazione politica,ha voluto seriamente affrontare.
(nella foto il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini)
E’ del tutto evidente che tali requisiti, studiati a tavolino probabilmente da un ragioniere della Val Brembana, hanno come primo effetto la possibile esclusione di consolidati eventi calabresi come il Festival jazz di Roccella Jonica, il Festival del Peperoncino di Diamante e,perché no, la Notte della Taranta di Caulonia.Un esproprio in piena regola,un colpo di mano politico, una discriminazione inaccettabile nei confronti di chi ha lavorato anni per consolidare eventi che riscuotono una partecipazione di pubblico con grandi numeri.Un grande imbroglio studiato a tavolino per sottrarre risorse alla Calabria e dirottarle al nord….( Nella foto una riunione della Giunta Regionale)
Non è vero,dunque che, “ chi più chi meno “, tutti dobbiamo fare sacrifici. Come al solito ci sono i soliti furbi che i sacrifici li fanno pagare ai soliti fessi, cioè alla gente semplice e onesta che non gode di protezioni nei palazzi che contano. Anche sui generi alimentari e sugli ortaggi si segnalano ingiustificati aumenti dei prezzi mentre la grande distribuzione viaggia su un aumento delle vendite del 40 per cento.
“Insieme ce la faremo “ era lo slogan che riecheggiava dagli italici balconi, da Bolzano a Palermo ,con tanto di bandiera tricolore e colonna sonora dell’inno nazionale.
(nella foto Il Corriere della Sera edizione Puglia)
In Calabria ci saranno controlli della temperatura corporea alle stazioni e agli aeroporti ma restano gli arrivi in auto che non costituiscono certo il segmento minore.Il problema si pone se un asintomatico,cioè una persona che non sa di portare in corpo il virus,crea non volendo un focolaio infettivo che si manifesta in albergo, al ristorante o altrove.Cosa succede ? Come si interviene ? Quali misure di sicurezza scattano ?
Si è sempre detto,la Santelli per prima, che se il virus fosse arrivato in Calabria sarebbe stata una carneficina, considerata l’inadeguatezza delle strutture sanitarie, la mancanza di personale specializzato,la non disponibilità sufficiente di dispositivi di sicurezza per il personale medico e paramedico, l’irrisoria disponibilità di posti di terapia intensiva. Tutto dimenticato, rimosso,piegato a logiche salviniane di ignorante ottimismo ?
Venerdi a Roma sfileranno manager ,politici e boiardi di Stato ma è dietro le quinte che le fameliche lobby intrecciate alla politica svilupperanno il loro volume di fuoco.Tutto si potrebbe risolvere in una messinscena per fare emergere e legittimare scelte e decisioni già prese o che verranno prese in stanze dove taccuini, microfoni e telecamere non hanno accesso e che il parlamento voterà.
Nessuno,prima di Jole Santelli, aveva pensato di elevare ad eccellenze dell’offerta turistica la ‘nduja e le patate ‘mpacchiuse, esplicitamente citate invitando i suoi colleghi di Veneto,Lombardia,Piemonte ed Emilia Romagna a venire in Calabria..
Vedremo, da qui a 15 giorni, se i contagi avranno una impennata non solo a Roma ma nel resto d’Italia come conseguenza dell’assembramento di massa voluto e promosso da un centrodestra che ha avuto in Salvini il mattatore della arrischiata manifestazione.Se i contagi dovessero rimanere stabili- sempre che non vengano occultati- non pochi potrebbero concludere che scienziati e governo limitano le libertà politiche e personali dei cittadini per finalità diverse dalla tutela della salute e dalla difesa dal virus. ( Nella foto Matteo Salvini in libertà di selfie )
E’ come se un qualsiasi cittadino, senza svolgere alcuna attività lavorativa, operaio o impiegato che sia, versando i contributi all’INPS, matura il diritto alla pensione.Cioè senza lavorare.Si auspica che una vergogna del genere venga eliminata per manifesta incostituzionalità, consegnando al giudizio della pubblica opinione chi l’ha pensata, chi l’ha proposta e chi l’ha votata.Con i dovuti distinguo perché, a misfatto consumato,Pippo Callipo ha minacciato di procedere “nelle sedi opportune” nei confronti di chi, chiedendogli come capogruppo la firma sulla proposta, gli ha assicurato che la modifica legislativa “non comporta maggiori o nuovi oneri a carico del bilancio regionale”.Se ciò non dovesse essere-la conclusione di Callipo-vuol dire che sono stato ingannato.