Prima, però, è bene capire che tutto è avvenuto nel silenzio generale, ogni anno con qualche miliardino in più dal 2001 a oggi. Il giochetto delle tre carte dei costi standard, della spesa storica e dei fabbisogni fa sì che il ricco è sempre più ricco e il povero è sempre più povero. Mette a nudo un’abilità e una destrezza che si vuole appartengano al “mito” di Forcella, nel cuore di Napoli, ma che invece hanno evidentemente attecchito al di sotto delle Alpi, prima a Pontida poi a Varese, e consentono ai ricchi di continuare ad arricchirsi con i soldi dei poveri attraverso il trucchetto della crescita della spesa storica.
A riprova dell’inesistenza, di fronte a queste emergenze, di efficaci visioni e di strategie operative adeguate, giungono poi alcune decisioni davvero incomprensibili. Difatti, siamo rimasti sconcertati quando abbiamo saputo che il management dell’Azienda ospedaliera di Cosenza ha rinunciato, di fatto senza motivazioni plausibili, all’opportunità di un reale aggiornamento tecnologico attraverso il finanziamento di 10 milioni di euro, che avrebbe permesso l’acquisto di molte nuove attrezzature (come il robot “Da Vinci”, assolutamente indispensabile per mantenere a un livello di qualità le nostre chirurgie; una seconda PET; un nuovo agiografo digitalizzato)
Dicevamo che Renzi ha posto 4 punti. «Non chiediamo – ha detto – nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee. Noi abbiamo messo sul tavolo 4 grandi temi: sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia; eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona; lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista; cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo».
Jole Santelli, che non è nata ieri e che la sua formazione politica l’ha sviluppata a contatto dei livelli più alti dell’establishment nazionale, con la scelta di governare la Calabria da Roma ,tre giorni la settimana, dalla sede regionale di rappresentanza, ha fatto intendere che non si lascerà logorare ai “tavoli” delle trattative calabresi dove si sa quali sono gli interessi in gioco,chi sono i “pupi” e chi sono i “pupari”( Nella foto la copertina dedicata da “Time” a Sandra Savaglio )
Viene difficile pensare che, a cominciare dai proprietari dei terreni inquinati, a nessuno sia venuto il sospetto che la schiuma galleggiante sulle acque del Mucone potesse avere origini dolose ed effetti inquinanti. Risulta,invece, che non sono mancate le segnalazioni e le denunce che,però, sarebbero cadute nel vuoto.Ora sarà la magistratura a individuare le responsabilità, le complicità e le omissioni affidandone il compito a carabinieri,polizia giudiziaria e guardia di finanza.( Nella foto l’inquinamento di un fiume )
Ma anche questa volta si è tentato di far scivolare tutto nel silenzio. Scarsi accenni sulla stampa nazionale, impegnata col Festival di Sanremo. Ancòra più scarse reazioni dal mondo politico, impegnato a litigare. Eppure l’Eurispes ha più o meno confermato ciò che pure la Svimez aveva solo qualche mese fa denunciato. E in base agli stessi dati governativi dei Conti pubblici territoriali, non a piagnonismo meridionale. E cioè i 61 miliardi all’anno sottratti al Sud dal 2009, da quando si sarebbe dovuto riequilibrare la spesa pubblica che favorisce il Nord. ( Nella foto: pagina del Corriere della Sera del 1972 )
Sia come sia, avremmo una supplica, si una supplica laica, da rivolgere a Jole Santelli e cioè di conferire alla Lega di Matteo Salvini la delega alla Sanità e alla ZES (Zona Economica Speciale).Confidando che il ministro Speranza metta fine al più presto alla ulteriore, inutile quanto ingombrante presenza del commissario Cotticelli ,avremmo tutti da imparare come si gestisce la sanità in versione leghista, alla Zaia e alla Fontana insomma. ( Nella foto scena di un pronto soccorso )
– una famiglia dove entrambi i genitori avevano una grave malattia con due bambini che vivevano in una casa umidissima con infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto di una casa limitrofa abbandonata, i cui proprietari erano diversi e all’estero e non erano rintracciabili. Ricordo che su un muro della stanza da letto scorreva acqua e l’armadio era completamente deformato per l’umidità; ( Nella foto il centro storico )
Quel che si svolge in Calabria, in realtà, è un circolo vizioso tra una società civile frantumata e scarsamente indipendente sul piano sociale – per via della ristretta base produttiva e le rare opportunità di lavoro – che avanza ai poteri pubblici domande di piccolo cabotaggio, e un ceto politico che risponde con una politica di breve respiro, di piccoli traffici, gestione personale del potere, senza visione e progetto.
E’ da ritenere che i due, accompagnati da una ristrettissima cerchia di feudatari, abbiano parlato del risultato elettorale, del consiglio regionale e, soprattutto,della formazione della giunta. Se poi si voleva accennare a una scala delle priorità da affrontare, una volta varata la giunta, non c’era che da scegliere da dove cominciare.I gaudenti portavoce della comitiva politica,invece, si sono premurati di far sapere che la cena è stata a base di pesce, che i toni sono stati pacati e cordiali e che non si è assolutamente parlato di politica,meno che mai di assessorati e di priorità delle cose da fare.E’ stata,a quanto pare, una cena “british” all’insegna delle buone maniere e dei protocolli diplomatici. ( Nella foto: il borgo della Chianalea a Scilla)
Si è ben consapevoli che questi cialtroni sono sempre esistiti e che nelle disgrazie e nelle paure altrui trovano ragioni di compiacimento e di cinica divulgazione. Ma avevano un campo di azione limitato e, soprattutto,erano facilmente individuabili. Le conquiste di libertà avvenute con internet , rendendo globale la comunicazione,hanno come prezzo da pagare l’esistenza e l’attività dei cialtroni che hanno libero accesso sui social coperti dall’anonimato e dalla impunità garantita.( Nella foto graffiti fallici)
E’ scontato che dietro il silenzio ufficiale , con i media compiacenti a non disturbare, la trattativa è cominciata e ferve.Le tarantelle e le bevute all’hotel di Lamezia, la notte dei risultati, sono già un ricordo lontano. Come direbbe Umberto Bossi, si tratta di “trovare la quadra”. Uno schema di partenza che viene accreditato vedrebbe la Lega e Fratelli d’Italia posizionati….( Nella foto Jole Santelli )