Si grida all’inciucio e al complotto, si individuano i voti mercenari messi a disposizione, si rinfacciano voltafaccia e si minacciano addirittura ricorsi alla magistratura.In effetti siamo al solito teatrino della politica “magliara” calabrese,dove di politico non c’è nulla e la sua ragion d’essere l’ha indicata il Corriere della Sera rilevando che il consiglio regionale,dall’inizio dell’anno,si è riunito soltanto sei volte ………………………..
E poichè i renziani continuano a insistere sul valore “locale” del voto siciliano, Massimo D’Alema, con l’eleganza lessicale che lo distingue da quando è stato “rottamato” da Matteo Renzi, dà dell’idiota a chi (Renzi) sostiene questa tesi.Ancora più confusa la situazione a sinistra del PD dove si cerca di incastrare Giuliano Pisapia…………………
CSOGGI VA IN FERIE SI RIPRENDE A SETTEMBRE
Renzi,quindi,può anche dolersi che Oliverio non sia stato nominato commissario come De Luca in Campania ma conosce bene le regole delle lottizzazioni politiche e non si vede perché Alfano-Lorenzin-Gentile dovrebbero dare via libera all’ossessione di Oliverio in cambio di nulla.Ma non è detto che Renzi abbia preso seriamente a cuore le sofferenze di Oliverio per la mancata nomina…….
Gli ruotano intorno,con ruoli fiduciari, personaggi specializzati nell’intrigo, nel doppiogiochismo, nel tradimento. Subcolti e arroganti, insignificanti sotto il profilo dell’analisi e della proposta politica, manovratori di tessere e di clientele, inaffidabili sul piano etico,hanno la pretesa di rappresentare il nuovo e il pulito a fronte del disgusto che l’antipolitica esprime e manifesta quotidianamente in quantità industriali………………..
Mai la politica calabrese aveva mostrato con tanta evidenza l’inadeguatezza e l’inutilità della rappresentanza istituzionale.Se mai ci fossero dubbi,resta valido l’assunto che a monte della storica e irrisolta “questione meridionale” c’è un ceto politico subcolto e arrogante dedito all’esclusivo utilizzo del potere a fini familistici e clientelari………………………
Nei bar di paese è quanto mai evidente da che parte sta il governo e cioè non dalla parte dei risparmiatori e dei lavoratori ma dalla parte dei manager che hanno dissipato favorendo se stessi e il club dei loro amici………..
Ma quasi certamente non ci sono rivelazioni da fare e scandali da mettere in scena, anche se la sanità pubblica,i cui manager li ha nominati Oliverio insieme a Sebi Romeo, ci offre quotidianamente episodi di malasanità e malamministrazione………………
Non lo hanno dunque soltanto scaricato ma umiliato, anche se alla fine otterrà,ma non per merito suo, la fine del mandato di commissario per Massimo Scura.Forse c’è anche del calcolo fra i renziani nello spingere Oliverio verso l’MPD, nel senso di voler prendere le distanze dalle sconfitte e dai fallimenti dello statista di San Giovanni in Fiore…………………
Roma non fa pulizia della vecchia nomenclatura altri insuccessi si affacciano all ‘orizzonte per il PD. Renzi ha pagato fino ad oggi il prezzo di avere imbarcato fra i renziani il più sputtanato e mercenario segmento del partito……….
Ma se Rende fa gola ai Gentile anche per il bacino elettorale che rappresenta, ora che sono riusciti a incastrare Principe in un processo dal teorema accusatorio allucinante, non è detto che il PD se ne stia a guardare e così ha dato via libera al grande mestatore di intrighi politici che nel suo medagliere può esibire e vantare anche una condanna all’esilio forzato fuori regione………….
A Rende Manna farebbe posto all’ala mercenaria del PD in cambio di un promesso sostegno elettorale alla sua candidatura alla Camera.Si vedrà con quale lista.Tutto da verificare,ovviamente, ma è l’interpretazione più accreditata che viene data della nuova maggioranza che sta per nascere.Non è detto che tutto vada liscio……………..