Dal primo giorno ha attaccato briga per essere lui il commissario,premendo sul governo nazionale e sul tavolo interministeriale.Incassata la netta chiusura del governo e del tavolo tecnico romano, non ha fatto altro che guerreggiare con i commissari, intralciandone il lavoro e le competenze e,perché l’azione di disturbo fosse continua e permanente, ha conferito una delega alla sanità a un ex-consigliere regionale,………….
Un politico consumato ,non v’è dubbio, ma inadeguato per governare una regione complessa com’è la Calabria.E’ un suo limite non una colpa.Ora grida al complotto,ritiene che il sondaggio della SWG sia stato costruito a suo danno, rivendica il valore dei fatti-cioè delle cose realizzate- a fronte di quell’80 per cento di calabresi che di questi fatti non si sono accorti……………….
Come per la bonifica annunciata della burocrazia regionale ,dove non ha fatto nulla mantenendo al loro posto i dirigenti più chiacchierati, così anche per la sanità non è andato a verificare come vengono curati gli ammalati negli ospedali e certo non per sostituirsi ai medici ma per verificare la produttività” delle strutture sulla base del personale e delle tecnologie di cui si dispone……
Si potrà dire tutto quello che si vuole di “baffino”, alias Massimo D’Alema, ma rimane il dirigente politico di maggiore prestigio e spessore nella disastrata sinistra sopravvissuta al berlusconismo prima… Continua a leggere »
Gli oppositori di Renzi si sono scatenati accusandolo di riprendere pezzi del programma berlusconiano e di utilizzatre strumentalmente,a fini di consenso pre e post-referendario, la riproposizione del ponte sullo stretto.In realtà Renzi è stato vago……………….
La giornata della trasparenza era una occasione da non sprecare per prendere le distanze da chi solleva strumentalmente la questione morale e affrontare con proposte concrete quanto c’è da rendere trasparente alla Regione e nelle sue pertinenze………………..
Richiesto da un giornalista di spiegare questa ostilità nei confronti del gruppo familiare,il portavoce ha risposto che nei corridoi della Regione la spiegano col fatto che nella campagna elettorale che ha visto Oliverio ascendere alla presidenza della giunta regionale furono richiesti,come contributo alla campagna, 100 mila euro che non arrivarono mai……………………
Nelle sue note spese primeggiano hotel di lusso e champagne d’annata.Segue l’ex-assessore De Gaetano al quale viene richiesta la restituzione di 424 mila euro.Terzo di questa significativa classifica è l’ex-consigliere Bilardi,oggi senatore della Repubblica,che deve 357 mila euro.In quarta posizione abbiamo Nicola Adamo,già vice –presidente di giunta e assessore in più legislature, sottoposto per vicende giudiziarie alla misura di risiedere fuori regione e da qualche mese rientrato in Calabria.Oggi dicono che lo si può incontrare facilmente nell’anticamera di Oliverio………………
Ha campo libero e non deve certo preoccuparlo la ginnastica dell’ opposizione guidata da Guccione e da un inesistente PD.. Non bisogna dimenticare,infatti,che Occhiuto è stato eletto anche con i voti delle liste che avevano Guccione come candidato a sindaco. Occhiuto farà bene a convincersi che puntare tutto sull’immagine di una parte della città non paga………………….
La sindaca di Roma avrà pure,per sua ammissione,le “spalle larghe” ma più giorni passano e più comunica una inadeguatezza al ruolo che non può essere compensata ingaggiando personaggi chiave della stagione in cui c’era Alemanno alla guida del Campidoglio.Quel vice-capo di gabinetto,Marra,è una figura inquietante perchè, a quanto pare, chi ha tirato le fila delle nomine e delle revoche è stato proprio lui………………………..
La verità è che non ci si inventa un ruolo,una cultutra di governo,una competenza giuridico-amministrativa sull’onda di un voto di protesta che premia una supposta diversità rispetto ai partiti tradizionali.Parole come legalità, trasparenza, onestà vanno usate con cautela quando si vanno a gestire situazioni complicate come quelle che presenta la capitale………………
La regione, nonostante gli annunci rivoluzionari di Oliverio, resta in mano ad una burocrazia a vocazione sudamericana e il consiglio regionale si è consegnato alla storia per essere rimasto indifferente sia all’allarme del presidente della Corte dei Conti circa la corruzione che divora come un cancro l’economia e la democrazia nei suoi fondamenti vitali così come ha ignorato la supercupola massonico-mafiosa portata alla luce ……..