8)-Se durante il semestre bianco dovesse venire meno al governo la maggioranza in parlamento quali opzioni si avrebbero?
Dipende se di fatto o in seguito a voto di sfiducia, in tale ultimo caso si deve dimettere e decide il Presidente della Repubblica se rinviarlo alle Camere o indicare un nuovo Presidente del Consiglio. Non può sciogliere le Camere, una decisione che spetta solo al nuovo Capo dello Stato.
Se la sfiducia è data prima del semestre bianco o nuovo incarico o elezioni anticipate, che si possono tenere nel semestre bianco. Se scioglie si applica l’art. 61 Cost., cioè nuove elezioni entro 70 giorni dallo scioglimento, a meno che scoppi una guerra (comb. disp. art. 60 e 61 Cost.).
nella foto il sen. Felice Besostri
Ma restiamo in Calabria dove si voterà,salvo rinvii, l’11 aprile e dove il PD si porta dietro il peso dei suoi errori, della sua protervia e dei compromessi cui si è dato senza vergogna. Governava Mario Oliverio, con la sua corte e i suoi gerarchi, quando il compianto Paolo Pollichieni, giornalista dalla prosa ruvida e con l’inclinazione motivata a guardare nei panni sporchi della politica, scriveva del PD in questi termini.:
“”Sono il partito dei fondi comunitari,del trasversalismo affaristico,degli ipermercati a 5 stelle,dei pellegrinaggi ginevrini alla corte di Aponte, della burocrazia mercenaria, delle consulenze addomesticate, del familismo amorale,delle concubine “usa e getta”, delle dame senza cavalieri e dei cavalieri con tante dame””. ( Nella foto Nicola Irto)
Ancora più folkloristico, si far per dire, il capogruppo 5Stelle al senato , Ettore Licheri, che al vertice del suo intervento e della sua elegante e raffinata oratoria, ha ammonito Draghi assicurandogli che il Movimento gli avrebbe “rotto le scatole “ passo passo che il governo porta avanti il suo programma.Lo ha ripetuto due volte, volendosi assicurare che a Draghi non fosse sfuggito il monito.Ovviamente le cronache non si sono preoccupate di riportare quanto Draghi si sia rattristato per il monito del senatore Licheri. ( Nella foto il senatore 5Stelle Ettore Licheri )
Renzi aveva due ministri e un sottosegretario e soprattutto aveva in mano le sorti della maggioranza e del governo al Senato.Una posizione di forza contrattuale e di condizionamento “bruciata” deliberatamente per far cadere il governo e ritrovarsi con la sola Bonetti ministro per la Famiglia , del tutto irrilevante per la tenuta della maggioranza e la Lega di Matteo Salvini con tre ministeri di peso. Un “suicidio” politico spiegabile soltanto con l’accettazione consapevole di un mandato sicario.
Anche il “Movimento 10 Idee per la Calabria”, che aveva optato per il disimpegno diretto rispetto alla competizione elettorale, è disponibile a ragionare insieme a tutte le forze politiche democratiche che riconoscono la necessità di non riconsegnare il governo della Regione ad una coalizione di Centrodestra quanto mai inadeguata, che accoglie tra le sue fila forze politiche storicamente antimeridionali e razziste, inspiegabilmente attecchite nei nostri territori col volto mascherato di un riscoperto nazionalismo.
A nulla valgono le fughe in avanti finora irresponsabilmente tentate, se non a realizzare conquiste di posizioni di privilegio personale che nulla hanno a che vedere con il bene comune e gli interessi dei calabresi. Allo stato, l’unica via seriamente percorribile che intravediamo é quella di RIAZZERARE TUTTO senza indugio, ritirando ogni candidatura velleitariamente avanzata, anche per postazioni la cui scelta non compete agli elettori, e di ripartire responsabilmente con la costruzione unitaria di un Progetto politico solido, di un Programma di governo essenziale e condiviso.
E’ tempo,cioè, di superare la “ disuguaglianza “ per cui al nord si vive mediamente dieci anni in più del sud perché gli standard del servizio sanitario sono “diseguali”. Il bambino che nasce al sud non ha i servizi che hanno i bambini del nord, a cominciare dagli asili-nido, così come i ragazzi che vanno a scuola nel sud ricevono, in termini di spesa pubblica, un terzo di quanto i governi nazionali destinano ai ragazzi del centro-nord . Nella Bologna del “compagno” Bonaccini per ogni cittadino vengono impiegati 85 euro nell’assistenza sanitaria, a Reggio Calabria solo 15 euro.
Per questo, le regioni meridionali potrebbero, e dovrebbero, farsi promotrici di un “programma strategico per il Mezzogiorno”, con proposte condivise e progetti sinergici per la riduzione del divario nord-sud. Un documento che individui a monte i criteri realmente perequativi di diritti e servizi fondamentali (non più solo “essenziali”) – in particolare la tutela della salute, dei diritti sociali e di cittadinanza – e preveda precisi vincoli per il rispetto di obiettivi, destinazione delle somme, mantenimento (comunque) dell’intervento ordinario.
Fra i nomi messi in campo per la candidatura alla guida della Regione ci sono quelli di Luigi De Magistris e di Anna Falcone che presentano, considerati i vincoli posti da Bruxelles, requisiti di competenza e conoscenza che altri non hanno. De Magistris è stato, prima ancora che magistrato combattente contro corruzione e malapolitica, europarlamentare e successivamente sindaco di Napoli . Anna Falcone, avvocato civilista e costituzionalista, animatrice dei comitati referendari in difesa della Costituzione ed esperta di normative europee, meridionalista formatasi alla scuola di Giacomo Mancini, è espressione di quella sinistra non allineata ,moderna e innovativa, che lavora da tempo a un campo più largo del centrosinistra dialogando con la parte più avanzata e responsabile del sindacato calabrese e con gli intellettuali non rassegnati alla regressione politica e culturale.
(nella foto Luigi De Magistris e Anna Falcone)
Se con Carlo Tansi e il movimento civico “Tesoro Calabria” ci hanno provato nel tentativo di ingabbiarlo in un ruolo subalterno o comunque gregario, alla candidatura di Luigi De Magistris hanno subito reagito con preoccupazione e malanimo, trasferendo in Calabria le polemiche e gli attacchi portati dal PD di Napoli a De Magistris,reo di aver conquistato la guida della città per due mandati facendo a meno del PD. ( Nella foto i numeri del lavoro al nord e al sud )
Siamo al solito schema di affari sporchi e voto di scambio.Il malloppo in questione è quantificato in un vortice di milioni che hanno varcato anche le patrie frontiere. In attesa che la giustizia faccia il suo corso occupiamoci del contesto in cui “Profilo basso” viene a collocarsi nel pieno di una campagna elettorale e di candidature in libera circolazione.
Ci sono conti antichi da regolare e l’occasione viene offerta dal piano Next Generation dell’Europa che destina e vincola soprattutto al sud buona parte dei miliardi messi a disposizione. Non è un regalo né una concessione ma un investimento politico per la coesione effettiva delle due Italie.Non ci sarà ripresa dell’economia e meno che mai competizione sui mercati internazionali se non si mettono a frutto le potenzialità del Sud, colpevolmente trascurate fino ad oggi. La “locomotiva d’Italia”, ovvero il nord industrializzato e produttivo, perdeva colpi già prima della pandemia Covid e ora si prende atto che la situazione è peggiorata. ( Nella foto Luigi De Magistris )
La verità è che in questo sistema ci avete sguazzato, perché il vostro silenzio era il prezzo della vostra rielezione. Ora, abbiate la decenza di tacere. O, se parlate, assumetevi la responsabilità di quello che è stato e non è stato fatto su vincoli di spesa, investimenti strategici per innovazione, occupazione giovanile e femminile, porti, ferrovie ecc. Sedete nelle istituzioni: usatelo quello scranno! Per i calabresi, non per le vostre carriere! ( Nella foto Anna Falcone )