Castrolibero ha una storia ambientalista che gli altri comuni non possono vantare e genera stupore dover constatare la mancata valorizzazione del torrente Campagnano nel tratto che lambisce il territorio di Castrolibero e che potremmo definire il fiume dell’area urbana poiché vi insistono oltre Castrolibero i confini di Cosenza,Rende e Mendicino. (Nella foto: l’acqua limpida nel tratto di fiume che lambisce Castrolibero )
La migrazione sanitaria di calabresi che vanno a curarsi negli ospedali del centro-nord è ragguagliabile,in termini di costi, a oltre 300 milioni di euro. In pratica gli ospedali del nord funzionano e incassano alla grande grazie ai flussi di pazienti che dal sud “scappano” al nord ,con grandi sacrifici, perché la salute non si può affidare a strutture che la politica ha ridotto a livelli da quarto mondo, a cominciare dai pronto-soccorso. Più si è speso e più la situazione è peggiorata.
Di Maio è contento del risultato e fa finta di non cogliere che mentre il M5Stelle scende, rispetto alle urne del 2018, la Lega sale ed ha quasi raddoppiato i consensi raggiungendo,almeno nei sondaggi,il 34 per cento.Il che fa dire a Luigi De Magistris,sindaco di Napoli, che Di Maio può attribuirsi il capolavoro di aver precipitato il M5Stelle al 20 per cento e fatto salire Matteo Salvini al doppio di quanto ottenuto nelle politiche 2018.
A livello regionale, prima che i cinesi arrivassero, ne hanno parlato Orlandino Greco, consigliere regionanle e leader di Italia del Meridione e Saverio Zavettieri con un intervento sui social. Per tutti gli altri, parlamentari, consiglieri regionali, membri del governo regionale con Oliverio in testa, encefalogramma piatto. Si stavano occupando di altro, di come essere rieletti, con chi candidarsi, come spolpare quanto rimasto della spesa pubblica, dei fondi europei, degli aiuti alle fasce più deboli per alimentare le clientele elettorali.
Ora ci si chiede chi sarà il candidato di Sandro Principe se, come lui asserisce, non pensa proprio a una sua diretta candidatura.Si fa il nome di Alessandro De Rango, in pratica un suo figlioccio per averlo visto crescere nella lunghissima frequentazione col padre Raffaele De Rango, altra figura storica e di primo piano della politica rendese. (Nella foto: Alessandro De Rango )
Un punto di forza dell’intervento di Orlandino Greco è stata la selezione delle classi dirigenti, storico dramma della rappresentanza politica meridionale al di là di oscillante fra notabili e feudatari di partito ogni criterio di competenza e di cultura di governo. La qualità e l’affidabilità delle classi dirigenti meridionali resta per Orlandino Greco il problema cruciale dei drammi e delle arretratezze del meridione.Non è mancata poi l’analisi dello scenario economico nazionale nel differenziale nord-sud proiettato su servizi, welfare, strade,treni,scuole,investimenti,reddito,diritti,salute,qualità della vita. ( Nella foto : Orlandino Greco )
La sindacatura prende l’avvio senza scosse nella maggioranza, una volta concordata la spartizione degli assessorati e delle deleghe.Il rapporto più difficile è con la rappresentanza del gruppo Gentile che non intende limitarsi ad un ruolo gregario e ancillare. Vuole contare sulle scelte e sulle decisioni e vuole contare sulle nomine e gli incarichi dirigenziali. (Nella foto: il sindaco uscente Marcello Manna e Antonio Gentile )
E’ con Sandro Principe che Rende compie il salto non solo urbanistico , dotandosi di funzioni che il capoluogo non ha, come l’area industriale, ma soprattutto legando la città con tutte le sue funzioni all’ università. Senza diventare città universitaria in senso stretto, Rende si arricchisce di una presenza studentesca e accademica di cui non si è sempre compreso il valore aggiunto all’immagine della città. ( Nella foto:il castello di Rende )
Urge allora, se non si vuol dare per vinta “a tavolino” la partita al centrodestra, guardare altrove, nella linea “inclusiva” del nuovo segretario nazionale, scegliendo una personalità fuori dal notabilato di partito e, soprattutto, che non sia in nessun modo compromessa con i fallimenti accumulati ,dal PD e dal governo regionale, nelle consultazioni elettorali degli ultimi anni che hanno portato il PD a percentuali disastrose. ( Nella foto: Anna Falcone )
La Cina, già dal 2010, controlla il porto del Pireo di Atene ma è risultato complicato spostare le merci risalendo i Balcani, per cui i cinesi hanno interesse a mettere i container su navi di minore stazza e appoggiarsi ai moli italiani. Per Trieste le trattative sono già in una fase avanzata e per Genova si annuncia un accordo che prevede un intervento per le opere di allargamento del porto. Per Gioia Tauro, invece, non si registrano proposte avanzate né iniziative della rappresentanza parlamentare calabrese verso il governo affinché nel memorandum si tenga conto del porto e delle sue potenzialità. (Nella foto: Orlandino Greco)
Proponiamo il passaggio in questione ( ma suggeriamo di andare a leggere tutto l’editoriale) così come lo abbiamo estratto dal Corriere della Calabria, datato 4 marzo.Non abbiamo commenti da fare ma confidiamo molto che il nuovo corso zingarettiano ne tenga conto.Meglio ancora, ne chieda conto a quelli che, non da oggi, vengono chiamati capi-bastone. Ecco il passaggio dell’editoriale :
Si tende a scaricare sui budget della sanità a gestione privata le inefficienze e gli sprechi delle strutture pubbliche, arrivando a non riconoscere le prestazioni erogate e non si vede come ciò non possa portare ad un inevitabile contenzioso. (Nella foto: Saverio Cotticelli)