Oliverio,da parte sua,attiva il vaniloquio della sua politica e, presentando il nuovo piano “cantiere Calabria”,promette mare e monti.Ma il segretario regionale della CGIL mantiene i piedi per terra, fa parlare i fatti e non le chiacchiere di Oliverio……………..
Nel caso specifico ci si aspetterebbe che il primo cittadino e, a seguire, il consiglio comunale esprimessero a nome della comunità cosentina la riprovazione di quanto accaduto senza escludere…………….
Messe da parte le mafie e le organizzazioni criminali che ormai non hanno più bisogno di uccidere per ottenere ciò che ottengono corrompendo,Paolini ha cercato di portare la discussione al livello politico ponendo il problema della qualità e dell’affidabilità della rappresentanza politica che siede in parlamento e dalla quale nascono i governi e la produzione legislativa.Un parlamento di “nominati”-
Non resta,quindi,che riprodurre qui accanto, nella parte riservata ai video,quanto pubblicato su youtube e che sintetizza la parte più dura della contestazione che il PD e la Bruno Bossio hanno dovuto subire………………………………….
Si grida all’inciucio e al complotto, si individuano i voti mercenari messi a disposizione, si rinfacciano voltafaccia e si minacciano addirittura ricorsi alla magistratura.In effetti siamo al solito teatrino della politica “magliara” calabrese,dove di politico non c’è nulla e la sua ragion d’essere l’ha indicata il Corriere della Sera rilevando che il consiglio regionale,dall’inizio dell’anno,si è riunito soltanto sei volte ………………………..
E poichè i renziani continuano a insistere sul valore “locale” del voto siciliano, Massimo D’Alema, con l’eleganza lessicale che lo distingue da quando è stato “rottamato” da Matteo Renzi, dà dell’idiota a chi (Renzi) sostiene questa tesi.Ancora più confusa la situazione a sinistra del PD dove si cerca di incastrare Giuliano Pisapia…………………
CSOGGI VA IN FERIE SI RIPRENDE A SETTEMBRE
Renzi,quindi,può anche dolersi che Oliverio non sia stato nominato commissario come De Luca in Campania ma conosce bene le regole delle lottizzazioni politiche e non si vede perché Alfano-Lorenzin-Gentile dovrebbero dare via libera all’ossessione di Oliverio in cambio di nulla.Ma non è detto che Renzi abbia preso seriamente a cuore le sofferenze di Oliverio per la mancata nomina…….
Gli ruotano intorno,con ruoli fiduciari, personaggi specializzati nell’intrigo, nel doppiogiochismo, nel tradimento. Subcolti e arroganti, insignificanti sotto il profilo dell’analisi e della proposta politica, manovratori di tessere e di clientele, inaffidabili sul piano etico,hanno la pretesa di rappresentare il nuovo e il pulito a fronte del disgusto che l’antipolitica esprime e manifesta quotidianamente in quantità industriali………………..
Mai la politica calabrese aveva mostrato con tanta evidenza l’inadeguatezza e l’inutilità della rappresentanza istituzionale.Se mai ci fossero dubbi,resta valido l’assunto che a monte della storica e irrisolta “questione meridionale” c’è un ceto politico subcolto e arrogante dedito all’esclusivo utilizzo del potere a fini familistici e clientelari………………………
Nei bar di paese è quanto mai evidente da che parte sta il governo e cioè non dalla parte dei risparmiatori e dei lavoratori ma dalla parte dei manager che hanno dissipato favorendo se stessi e il club dei loro amici………..
Ma quasi certamente non ci sono rivelazioni da fare e scandali da mettere in scena, anche se la sanità pubblica,i cui manager li ha nominati Oliverio insieme a Sebi Romeo, ci offre quotidianamente episodi di malasanità e malamministrazione………………