GILETTI SI DIA UNA CALMATA…..SE CERCA LO SCOOP VADA……..

Se Giletti in mancanza di scoop si accontenta di situazioni comiche più che drammatiche, pace alla sua trasmisione e a La7,ma se vuole scandagliare la spesa sanitaria calabrese muova i cronisti e chieda conto di come sono stati spesi i milioni messi a disposizione dal governo nazionale per contrastare la pandemia oppure perché, a fronte degli ospedali chiusi, ci sono due miliardi inutilizzati per realizzare i nuovi ospedali di cui la Calabria ha bisogno. Chieda conto dei debiti non contabilizzati delle ASP , dei contenziosi esistenti, degli interessi maturati, di quanto incidono le inefficienze sulla spesa sanitaria e sulla migrazione sanitaria fuori regione. ( Nella foto il commissario Guido Longo)

UN CALABRESE VALE LA META’ DI UN TRENTIN-SUDTIROLESE ?

8)-Se durante il semestre bianco dovesse venire meno al governo la maggioranza in parlamento quali opzioni si avrebbero?

Dipende se di fatto o in seguito a voto di sfiducia, in tale ultimo caso si deve dimettere e decide il Presidente della Repubblica se rinviarlo alle Camere o indicare un nuovo Presidente del Consiglio. Non può sciogliere le Camere, una decisione che spetta solo al nuovo Capo dello Stato.
Se la sfiducia è data prima del semestre bianco o nuovo incarico o elezioni anticipate, che si possono tenere nel semestre bianco. Se scioglie si applica l’art. 61 Cost., cioè nuove elezioni entro 70 giorni dallo scioglimento, a meno che scoppi una guerra (comb. disp. art. 60 e 61 Cost.).

nella foto il sen. Felice Besostri

REGIONALI: UN PD MORENTE CHIEDE L’ARRETRAMENTO DELLE FORZE VIVE…

Ma restiamo in Calabria dove si voterà,salvo rinvii, l’11 aprile e dove il PD si porta dietro il peso dei suoi errori, della sua protervia e dei compromessi cui si è dato senza vergogna. Governava Mario Oliverio, con la sua corte e i suoi gerarchi, quando il compianto Paolo Pollichieni, giornalista dalla prosa ruvida e con l’inclinazione motivata a guardare nei panni sporchi della politica, scriveva del PD in questi termini.:
“”Sono il partito dei fondi comunitari,del trasversalismo affaristico,degli ipermercati a 5 stelle,dei pellegrinaggi ginevrini alla corte di Aponte, della burocrazia mercenaria, delle consulenze addomesticate, del familismo amorale,delle concubine “usa e getta”, delle dame senza cavalieri e dei cavalieri con tante dame””. ( Nella foto Nicola Irto)

LA SIGNORINA 5STELLE CHE “FARA’ LE PULCI” A MARIO DRAGHI…..

Ancora più folkloristico, si far per dire, il capogruppo 5Stelle al senato , Ettore Licheri, che al vertice del suo intervento e della sua elegante e raffinata oratoria, ha ammonito Draghi assicurandogli che il Movimento gli avrebbe “rotto le scatole “ passo passo che il governo porta avanti il suo programma.Lo ha ripetuto due volte, volendosi assicurare che a Draghi non fosse sfuggito il monito.Ovviamente le cronache non si sono preoccupate di riportare  quanto Draghi si sia rattristato per il monito del senatore Licheri. ( Nella foto il senatore 5Stelle Ettore Licheri )

IN CALABRIA LA SANITA’ NEL CAOS NON FA PIU’ NOTIZIA….

Gli uffici regionali della sanità, per diretta ammissione degli interessati, riportata  dai giornali virgolettata, hanno riconosciuto di non essere in grado di esercitare alcun controllo perché il dirigente che c’era prima non ha attivato le procedure e realizzato i servizi di controllo ed oggi né si riesce a mettere ordine nel passato né si riesce a gestire il presente. Nessuno dà spiegazioni né dall’interno della giunta che comunque è in carica né dai protagonisti della legislatura precedente e cioè Mario Oliverio e il suo plenipotenziario alla Sanità,Franco Pacenza. Il caos ha più responsabili ma nomi non ne vengono fatti. I nomi non li fanno nemmeno Carlo Guccione,targato PD, e Francesco Sapia, targato 5Stelle…..

NASCE IL GOVERNO DRAGHI FRA MISTERI E INTERROGATIVI…..

Renzi aveva due ministri e un sottosegretario e soprattutto aveva in mano le sorti della maggioranza e del governo al Senato.Una posizione di forza contrattuale e di condizionamento “bruciata” deliberatamente per far cadere il governo e ritrovarsi con la sola Bonetti ministro per la Famiglia , del tutto irrilevante per la tenuta della maggioranza e la Lega di Matteo Salvini con tre ministeri di peso. Un “suicidio” politico spiegabile soltanto con l’accettazione consapevole di un mandato sicario.

REGIONALI IN CALABRIA. UNIRE LE FORZE SANE PER FERMARE LA DESTRA E LA LEGA

Anche il “Movimento 10 Idee per la Calabria”, che aveva optato per il disimpegno diretto rispetto alla competizione elettorale, è disponibile a ragionare insieme a tutte le forze politiche democratiche che riconoscono la necessità di non riconsegnare il governo della Regione ad una coalizione di Centrodestra quanto mai inadeguata, che accoglie tra le sue fila forze politiche storicamente antimeridionali e razziste, inspiegabilmente attecchite nei nostri territori col volto mascherato di un riscoperto nazionalismo.
A nulla valgono le fughe in avanti finora irresponsabilmente tentate, se non a realizzare conquiste di posizioni di privilegio personale che nulla hanno a che vedere con il bene comune e gli interessi dei calabresi. Allo stato, l’unica via seriamente percorribile che intravediamo é quella di RIAZZERARE TUTTO senza indugio, ritirando ogni candidatura velleitariamente avanzata, anche per postazioni la cui scelta non compete agli elettori, e di ripartire responsabilmente con la costruzione unitaria di un Progetto politico solido, di un Programma di governo essenziale e condiviso.

NON E’ LA SOLITA CAMPAGNA ELETTORALE CONSOCIATIVA…….

E’ tempo,cioè, di superare la “ disuguaglianza “ per cui al nord si vive mediamente dieci anni in più del sud perché gli standard del servizio sanitario sono “diseguali”. Il bambino che nasce al sud non ha i servizi che hanno i bambini del nord, a cominciare dagli asili-nido, così come i ragazzi che vanno a scuola nel sud ricevono, in termini di spesa pubblica,  un terzo di quanto i governi nazionali destinano ai ragazzi del centro-nord . Nella Bologna del “compagno” Bonaccini per ogni cittadino vengono impiegati 85 euro nell’assistenza sanitaria, a Reggio Calabria solo 15 euro.

UN PIANO STRATEGICO PER DARE AL SUD LE RISORSE DEL RECOVERY

Per questo, le regioni meridionali potrebbero, e dovrebbero, farsi promotrici di un “programma strategico per il Mezzogiorno”, con proposte condivise e progetti sinergici per la riduzione del divario nord-sud. Un documento che individui a monte i criteri realmente perequativi di diritti e servizi fondamentali (non più solo “essenziali”) – in particolare la tutela della salute, dei diritti sociali e di cittadinanza – e preveda precisi vincoli per il rispetto di obiettivi, destinazione delle somme, mantenimento (comunque) dell’intervento ordinario. 

UN TICKET PER VINCERE E ANDARE OLTRE……

Fra i nomi messi in campo per la candidatura alla guida della Regione ci sono quelli di Luigi De Magistris e di Anna Falcone che presentano, considerati i vincoli posti da Bruxelles, requisiti di competenza e conoscenza che altri non hanno. De Magistris è stato, prima ancora che magistrato combattente contro corruzione e malapolitica, europarlamentare e successivamente sindaco di Napoli . Anna Falcone, avvocato civilista e costituzionalista, animatrice dei comitati referendari in difesa della Costituzione ed esperta di normative europee, meridionalista formatasi alla scuola di Giacomo Mancini, è espressione di quella sinistra non allineata ,moderna e innovativa, che lavora da tempo a un campo più largo del centrosinistra dialogando con la parte più avanzata e responsabile del sindacato calabrese e con gli intellettuali non rassegnati alla regressione politica e culturale.
(nella foto Luigi De Magistris e Anna Falcone)

REGIONALI:LE MEZZE CALZETTE DEL VOTO DI SCAMBIO…..

Se con Carlo Tansi e il movimento civico “Tesoro Calabria” ci hanno provato nel tentativo di ingabbiarlo in un ruolo subalterno o comunque gregario, alla candidatura di Luigi De Magistris hanno subito reagito con preoccupazione e malanimo, trasferendo in Calabria le polemiche e gli attacchi portati dal PD di Napoli  a De Magistris,reo di aver conquistato la guida della città per due  mandati facendo a meno del PD. ( Nella foto i numeri del lavoro al nord e al sud )