Così il fratello di Paolo Borsellino ucciso da Cosa Nostra, sulla candidatura di Luigi de Magistris. “Nelle altre liste c’è di tutto. Ho sostenuto Luigi già quando a Catanzaro era… Continua a leggere »
Terra disgraziata la Calabria, non si sa per quale maledizione le sia toccata la classe dirigente ( politica, amministrativa, burocratica… )più incapace,inadeguata,subcolta,arruffona, indifferente alla sua dimostrata incompetenza poiché l’incompetenza non… Continua a leggere »
Il surrealismo, viene ancora arricchito. Non completamente appagato della sua naturale vocazione da quaglia, il soggetto umano, preso da impeto d’orgoglio, mimetizzandosi tra lo sparuto numero di autoctoni, a proposito… Continua a leggere »
Ma perché la sua vocazione di Quaglia? E’ bene precisare che Quaglia non è Roberto Quaglia, classe 1962, già Consigliere Comunale di grande prestigio a Genova, noto scrittore di fantascienza,… Continua a leggere »
La letteratura, sin dall’antichità è ricca di autori, che, osservando il genere umano, hanno scritto le più belle poesie, favole e storie, di animali, ed attraverso questi, le gesta degli… Continua a leggere »
PRESENTATE LE LISTE MA NON C’E’ L’ODORE DEL SANGUE…. C’è una metafora che ricorre quando la lotta politica si fa dura ed è il richiamo all’ “ODORE DEL SANGUE”… Continua a leggere »
Partendo dalla impegnativa affermazione del commissario Longo e mettendo insieme quanto è stato scritto fino ad oggi, a partire dal libro-inchiesta di Badolati e Sabato, c’è abbastanza materiale per chiedersi… Continua a leggere »
Di come è stata ridotta la sanità in Calabria ormai sappiamo tutto dopo essere finiti sulle reti nazionali con i commissari nominati dal governo che balbettavano sulle inadempienze e le… Continua a leggere »
Il problema della qualità e competenza della classe dirigente non è solo della Calabria ma puo’ valere per tutto il Mezzogiorno che non ha mai sentito il peso dell’impietoso giudizio che ebbe a darne Gaetano Salvemini. La sociologia politica da decenni va predicando che il problema cardine del Mezzogiorno è la selezione della sua classe dirigente.
La campagna elettorale ai blocchi di partenza fa registrare la novità che sia il centrodestra che il centrosinistra hanno dovuto affrontare la questione degli “impresentabili”, cioè di presenze in lista di nominativi compromessi o coinvolti in vicende di mafia o incorsi in reati contro la pubblica amministrazione. Sarà la commissione parlamentare antimafia a valutare e dare il via libera alle candidature. Sarebbe interessante e, forse, anche utile ricostruire cronologicamente, di legislatura in legislatura, in 50 anni, quanti consiglieri o assessori regionali hanno dovuto fare i conti con inchieste e misure dell’autorità giudiziaria, da quelle restrittive all’obbligo di dimora fuori regione.
Avevamo già registrato un affollamento di candidati per la carica di primo cittadino a Palazzo dei Bruzi e consideravamo che troppi candidati, una volta esclusi , individuato il più favorito, non avrebbero fatto in tempo a smaltire il risentimento dell’esclusione e verosimilmente non si sarebbero offerti come donatori di sangue per il favorito. Inopinatamente è piovuto dall’alto un sondaggio mai annunciato, promosso dal PD e portato in Calabria da quel facilitatore di alleanze perdenti, Francesco Boccia, assurto a responsabile nazionale PD per gli enti locali. Ma c’è di più. Il facilitatore di alleanze perdenti ha portato da Roma anche un “codice etico” da applicare nella scelta dei candidati-si presume-sia alla regione che al comune di Cosenza. Il tutto affidato allo stratega per caso, in attesa di un seggio parlamentare, Stefano Graziano, cui il Pd nazionale ha affidato inconsapevolmente il compito di estinguere il PD in Calabria con tutta la sua storia e le residue possibilità di rinascita. (Nella foto Francesco Boccia)
Se si tiene conto che il centrosinistra è, ad oggi, diviso sulle candidature di Amalia >Bruni e di Luigi De Magistris , a fronte di un centrodestra e Roberto Occhiuto che, salvo rappresaglie di FdI con Wanda Ferro, marciano compatti, ci si rende conto che è difficile mettere insieme i numeri per battere il centrodestra. A quel 54 per cento che non va a votare è improbabile che interessi se vince la destra o la sinistra, oppure Occhiuto.Bruni o de Magistris.Diversamente andrebbe a votare.Non andando a votare si ha come conseguenza che il sistema si vota e si perpetua da solo, con i voti di chi del sistema fa parte. Maggioranza e opposizione escono dalla stessa base elettorale che spregiudicatamente si muove da uno schieramento all’altro decretandone di volta in volta il successo in un perverso meccanismo di alternanza.(Nella foto Luigi De Magistris)
Registriamo che sulle candidature a sindaco al comune di Cosenza si sta verificando un certo affollamento che contribuisce a peggiorare lo stato di confusione in cui versa il centrosinistra tradizionalmente inteso o, se si vuole, ampio plurale e aperto.
Le candidature vengono di fatto affidate alla stampa locale bypassando i “tavoli” fino ad oggi promossi per l’individuazione concordata del candidato più quotato per vincere.
Accade tuttavia che mentre ai tavoli si ha il buon gusto di non fare i nomi, si ricorre poi a giornalisti compiacenti per mettere in circolo interpretazioni interessate e a vantaggio di qualche candidato sceso in pista.Al riguardo nel mentre prendiamo atto della contraddittoria conduzione della trattativa fra formazioni riconducibili al centrosinistra, con tavoli separati per i partiti convenzionalmente intesi e le associazioni e i movimenti civici, avvertiamo l’esigenza di ribadire, a fronte di strumentali analisi del quadro politico, che la nostra posizione resta integralmente invariata circa la partecipazione alla competizione elettorale e soprattutto circa l’identikit del possibile candidato in grado di conquistare credibilmente la guida di Palazzo dei Bruzi.
Cosenza 28 Luglio 2021
COSENZA DOMANI
CLUB TELESIO
PARTITO SOCIALISTA EUROPEO (PSE)
BUONGIORNO COSENZA