QUELLO CHE JOLE SANTELLI DICE AI CALABRESI…..

Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti  derivanti da comprovate esigenze lavorative, legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute.Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni. ( Nella foto Jole Santelli )

NON E’ LA THATCHER MA CI SOMIGLIA….IL DEBUTTO DIFFICILE DI JOLE SANTELLI

Avrebbe avuto bisogno di più tempo Jole Santelli per curare la formazione della squadra di governo e il cronoprogramma per le emergenze e le priorità  da affrontare ma il coronavirus ha sconvolto il programma e l’ha scaraventata nel vortice della pandemia che, alle latitudini della Calabria, per come è stata ridotta la sanità dalle fameliche clientele foraggiate dalla politica, evoca e fa temere scenari apocalittici cui è meglio non pensare, affidandoci alla sorte ed alla protezione di chi dall’alto dei cieli ha il  potere di intervenire nelle vicende dell’umanità. ( Nella foto Margareth Thatcher)

QUEL CARROZZONE DEL CONSIGLIO REGIONALE……

“Indirizzo” e “controllo”  sono le parole chiave attraverso le quali si dovrebbero verificare i reali e concreti pronunciamenti del consiglio rispetto ai problemi e alle emergenze imposte dalla quotidianità .E visto che siamo alle prese con lo sfascio della sanità calabrese in piena pandemia coronavirus, Irto potrebbe ragguagliarci circa l’indirizzo e il controllo esercitato quando si chiudevano gli ospedali senza realizzare le strutture territoriali sostitutive, circa la posizione del consiglio nella belligeranza fra Oliverio e il commissario Scura, circa la realizzazione di tre nuovi ospedali compreso quello di Cosenza cui nessuno dei consiglieri uscenti fa riferimento in questi giorni. ( Nella foto l’aula del consiglio regionale )

QUEI TRENTA ELETTI IN CONSIGLIO REGIONALE…

Sul ritardo che si va accumulando circa il mancato insediamento del consiglio regionale esistono più interpretazioni, non ultima quella che accredita il mancato accordo sugli assessorati e sulla presidenza del consiglio, anche se sarebbe cosa fatta la giunta voluta da Jole Santelli. Il che, se fossero veri i contrasti all’interno del centrodestra, confermerebbe che siamo alle solite beghe di potere e che, più del coronavirus, a ritardare il formarsi dell’assemblea è la ben nota vocazione parassitaria di un ceto politico che, appagato dai privilegi conquistati, ha sempre galleggiato  per non assumersi responsabilità concrete a fronte dell’indennità percepita. ( Nella foto Palazzo Campanella a Reggio sede della Regione )

CORONAVIRUS : LA CURA ASCIERTO FUNZIONA….

Attualmente sono in ventilazione assistita ma da qui a un paio di giorni, se mantengono il livello di respirazione attuale, potranno essere trasferiti in reparto. “E’ un’ottima notizia – commenta Montesarchio – erano in condizioni molto gravi, in rianimazione, intubati con una polmonite a evoluzione pessima e con prognosi riservata”. I due erano in pericolo di vita e invece hanno reagito molto bene al farmaco. Sono in tutto 20 i pazienti trattati al Cotugno di Napoli con il Tocilizumab: i due estubati oggi erano tra i primi su cui era iniziato il trattamento. (Nella foto l’equipe del Cotugno)

SE I SINDACI INVOCANO L’ESERCITO…

Non vogliamo suggerire nulla  ma qualche misura più convincente e persuasiva andrebbe adottata  anche se, per riuscirci, bisogna ricorrere all’esercito.Non è la libertà di opinione e di pensiero a essere messa in discussione ma la libertà  di fare del proprio corpo un veicolo di infezione e di morte.Chi riceve dallo Stato un indennizzo per  aver lasciato il lavoro, chiuso il negozio ,il bar o il ristorante, non può essere sorpreso a circolare per strada se non per i previsti casi di eccezionalità.E invece è accaduto, al nord. Un tale, che ha chiuso il ristorante,  se ne andava in giro,mano nella mano, con la fidanzata.Avrà ugualmente l’aiuto dello Stato.

IL CORONAVIRUS IN CINA E IL ” DIRITTO ALL’APERITIVO” IN ITALIA…..

Cosa dire di chi ha organizzato feste, assembramenti di varia natura, appuntamenti al bar, spostamenti senza controllo ignorando deliberatamente indicazioni e disposizioni ? Perché la libertà di  andare per strada è diventata libertà di contagiare ? Perché si è lasciato troppo a lungo alla valutazione dei governi regionali  la pericolosità della situazione là dove la Costituzione prevede che in caso di epidemia le decisioni sono del governo nazionale? E perché mai si è lasciata al cittadino italiano la discrezionalità, in assenza di sanzioni, di trasmettere il contagio?  In Cina pare che il trasgressore delle disposizioni emanate rischiasse 5 anni di carcere mentre in Italia  sarà tutta da verificare l’efficacia delle sanzioni disposte tardivamente. ( Nella foto il presidente cinese Xi-Jinping )

LA CALABRIA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS……

Sono dovuta restare in Ospedale nel reparto di malattie infettive, senza alcuna assistenza. Non mi hanno fatto alcun tampone. Il giorno dopo, non potendo rientrare a casa, sono stata ospite del medico di famiglia, come me in auto quarantena. Ci fanno fatto il tampone solo nel pomeriggio. Stamattina ho appreso dal tg3 che sono positiva al coronavirus. Nessun sanitario mi ha contattato. Le grida dei vicini e degli abitanti del palazzo mi hanno costretto ad abbandonare la casa del medico di famiglia che mi ospitava. Sono rimasta sola a piangere nella mia macchina davanti al porto di CZ Lido finché la polizia non mi ha scortato a casa mia, dove sono rinchiusa senza alcuna assistenza.

UNICAL :PEGGIO DEL VIRUS L’INCOSCIENZA E L’IRRESPONSABILITA’….

UNICAL : PEGGIO DEL VIRUS L’INCOSCIENZA E L’IRRESPONSABILITA’…..
Vorremmo che non fosse vero, che fosse una foto falsa da riferire ad altri tempi e ad altra situazione ma, a quanto pare, è una foto che ritrae la realtà all’UNICAL.
Sospese le lezioni in aula, sostituite con quelle a distanza via internet per evitare situazioni di contagio, ecco come hanno risposto gli studenti di un corso di laurea accalcandosi nei pressi dell’aula.Siamo all’università non a una scuola elementare, fuori controllo, con bambini inconsapevoli.
Se studenti universitari non hanno capito come avviene il contagio o, peggio,pur sapendolo si comportano così, non basterebbero gli stadi trasformati in ospedali da campo per fronteggiare la diffusione del virus.
Se si procede così, predisponiamoci al peggio.Intervenga chi ha il compito di impedire assembramenti prima di dovercene pentire amaramente.( Nella foto l’assembramento di studenti all’esterno dell’aula)

SE IL CORONAVIRUS SI ESPANDE AL SUD…LE RAGIONI DI CONTE

Nessuno,ad oggi, ha chiesto conto alle bande di potere che hanno occupato gli ospedali e le ASP trasformandoli in serbatoi elettorali, mortificando e umiliando la competenza e la professionalità dei  medici non asserviti alla politica, a vantaggio di modeste figure in carriera con l’unico merito di una appartenenza politica che ha subordinato  il diritto alla salute del cittadino agli interessi elettorali del partito e dei suoi feudatari.

“CORONAVIRUS”:QUELLE FACCE DI…TOLLA CHE HANNO ALIMENTATO LA PAURA…..

Ci hanno mostrato  città deserte, piazze desolate,strade spettrali, scuole,università,cinema,musei, discoteche, fabbriche,uffici chiusi.Negozi,ristoranti e bar deserti. Farmacie e ferramenta svuotate delle “mascherine”, per altro inutili se non specifiche (FFP3) e se non usate correttamente. Alberghi con le prenotazioni annullate,il turismo a picco , l’isolamento internazionale perché gli italiani ritenuti portatori di contagio, la borsa che in un solo giorno perde 30 miliardi e le prime avvisaglie del collasso dell’intera economia nazionale, con maggiore incidenza nelle realtà contagiate di Lombardia e Veneto.

LA GRANDE BALLA DEL SUD CHE VIVE SULLE SPALLE DEL NORD…..

Prima, però, è bene capire che tutto è avvenuto nel silenzio generale, ogni anno con qualche miliardino in più dal 2001 a oggi. Il giochetto delle tre carte dei costi standard, della spesa storica e dei fabbisogni fa sì che il ricco è sempre più ricco e il povero è sempre più povero. Mette a nudo un’abilità e una destrezza che si vuole appartengano al “mito” di Forcella, nel cuore di Napoli, ma che invece hanno evidentemente attecchito al di sotto delle Alpi, prima a Pontida poi a Varese, e consentono ai ricchi di continuare ad arricchirsi con i soldi dei poveri attraverso il trucchetto della crescita della spesa storica.