Il presidente della Regione Santelli ha deciso di impedire alle Asp di
fornire le notizie riguardanti l’epidemia in corso, in ordine sparso, ma di
raccoglierle e darle per mezzo di un unico bollettino emanato dalla Regione
Calabria. La decisione, per quanto dal tenore un po’ troppo autoritario, non mi
ha irritato più di tanto perché l’ho attribuita ad una necessità di coordinamento
e di validazione delle notizie. Non accetto, però, la totale assenza di
informazioni riguardanti lo stato, già poco rassicurante in tempi normali, della
Sanità calabrese alle prese con la pandemia.
Nessuno , né a destra né a sinistra, ha mai chiesto una verifica di quanti politici, tramite familiari o prestanome, hanno interessi nella sanità.Alcuni casi sono venuti alla luce, altri sono occultati o adeguatamente mascherati.Nelle residenze per anziani si stava male anche prima del coronavirus ma nessuno è andato a vedere.Ora sembra che la magistratura inquirente…..( Nella foto Villa Torano)
Debbono essere i calabresi, almeno tutti coloro che non vogliono essere complici delle nefandezze politiche , amministrative e gestionali che pesano sulla sanità calabrese, a chiedere verità e trasparenza sui dati strutturali del servizio sanitario regionale.Non si può difendere il diritto alla salute se non si conoscono gli strumenti e le dotazioni di cui il servizio dispone a fronte della spesa sanitaria consolidata.
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Domenico Tallini, oggi presidente, siede in consiglio regionale da 20 anni, probabilmente è il più anziano politicamente, dopo che Pino Gentile ha mancato la rielezione.Lui c’era già ai tempi in cui la spesa sanitaria veniva contabilizzata “omericamente”, cioè a voce o con pizzini di carta, come si ebbe a leggere sulla stampa nazionale , passando vergognosamente alla storia come “tradizione orale” calabrese della spesa sanitaria.Nessuno lo ricorda. (Nella foto Domenico Tallini )
La Cina, che dichiara di aver superato la crisi del virus, ieri ha chiuso i voli internazionali. Una decisione che ci dice la direzione verso cui il mondo è destinato a muoversi: come dopo l’11 settembre abbiamo introdotto i controlli negli aeroporti, così dopo il Covid–19 la forma stessa delle interconnessioni internazionali dovrà essere rivista. La globalizzazione nella forma che abbiamo conosciuto alla fine del XX secolo è superata. Già traballante dopo il 2008, essa non sopravvivrà alla pandemia. ( Nella foto Mauro Magatti -Università Cattolica di Milano)
Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative, legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute.Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni. ( Nella foto Jole Santelli )
Avrebbe avuto bisogno di più tempo Jole Santelli per curare la formazione della squadra di governo e il cronoprogramma per le emergenze e le priorità da affrontare ma il coronavirus ha sconvolto il programma e l’ha scaraventata nel vortice della pandemia che, alle latitudini della Calabria, per come è stata ridotta la sanità dalle fameliche clientele foraggiate dalla politica, evoca e fa temere scenari apocalittici cui è meglio non pensare, affidandoci alla sorte ed alla protezione di chi dall’alto dei cieli ha il potere di intervenire nelle vicende dell’umanità. ( Nella foto Margareth Thatcher)
“Indirizzo” e “controllo” sono le parole chiave attraverso le quali si dovrebbero verificare i reali e concreti pronunciamenti del consiglio rispetto ai problemi e alle emergenze imposte dalla quotidianità .E visto che siamo alle prese con lo sfascio della sanità calabrese in piena pandemia coronavirus, Irto potrebbe ragguagliarci circa l’indirizzo e il controllo esercitato quando si chiudevano gli ospedali senza realizzare le strutture territoriali sostitutive, circa la posizione del consiglio nella belligeranza fra Oliverio e il commissario Scura, circa la realizzazione di tre nuovi ospedali compreso quello di Cosenza cui nessuno dei consiglieri uscenti fa riferimento in questi giorni. ( Nella foto l’aula del consiglio regionale )
Sul ritardo che si va accumulando circa il mancato insediamento del consiglio regionale esistono più interpretazioni, non ultima quella che accredita il mancato accordo sugli assessorati e sulla presidenza del consiglio, anche se sarebbe cosa fatta la giunta voluta da Jole Santelli. Il che, se fossero veri i contrasti all’interno del centrodestra, confermerebbe che siamo alle solite beghe di potere e che, più del coronavirus, a ritardare il formarsi dell’assemblea è la ben nota vocazione parassitaria di un ceto politico che, appagato dai privilegi conquistati, ha sempre galleggiato per non assumersi responsabilità concrete a fronte dell’indennità percepita. ( Nella foto Palazzo Campanella a Reggio sede della Regione )
Attualmente sono in ventilazione assistita ma da qui a un paio di giorni, se mantengono il livello di respirazione attuale, potranno essere trasferiti in reparto. “E’ un’ottima notizia – commenta Montesarchio – erano in condizioni molto gravi, in rianimazione, intubati con una polmonite a evoluzione pessima e con prognosi riservata”. I due erano in pericolo di vita e invece hanno reagito molto bene al farmaco. Sono in tutto 20 i pazienti trattati al Cotugno di Napoli con il Tocilizumab: i due estubati oggi erano tra i primi su cui era iniziato il trattamento. (Nella foto l’equipe del Cotugno)
Non vogliamo suggerire nulla ma qualche misura più convincente e persuasiva andrebbe adottata anche se, per riuscirci, bisogna ricorrere all’esercito.Non è la libertà di opinione e di pensiero a essere messa in discussione ma la libertà di fare del proprio corpo un veicolo di infezione e di morte.Chi riceve dallo Stato un indennizzo per aver lasciato il lavoro, chiuso il negozio ,il bar o il ristorante, non può essere sorpreso a circolare per strada se non per i previsti casi di eccezionalità.E invece è accaduto, al nord. Un tale, che ha chiuso il ristorante, se ne andava in giro,mano nella mano, con la fidanzata.Avrà ugualmente l’aiuto dello Stato.
Cosa dire di chi ha organizzato feste, assembramenti di varia natura, appuntamenti al bar, spostamenti senza controllo ignorando deliberatamente indicazioni e disposizioni ? Perché la libertà di andare per strada è diventata libertà di contagiare ? Perché si è lasciato troppo a lungo alla valutazione dei governi regionali la pericolosità della situazione là dove la Costituzione prevede che in caso di epidemia le decisioni sono del governo nazionale? E perché mai si è lasciata al cittadino italiano la discrezionalità, in assenza di sanzioni, di trasmettere il contagio? In Cina pare che il trasgressore delle disposizioni emanate rischiasse 5 anni di carcere mentre in Italia sarà tutta da verificare l’efficacia delle sanzioni disposte tardivamente. ( Nella foto il presidente cinese Xi-Jinping )